Trekking, escursioni e ferrate sulle Vette Feltrine e Dolomiti Bellunesi
Stefano Ardito ci racconta le Vette Feltrine e le Dolomiti Bellunesi nella guida I 100 rifugi più belli delle Dolomiti.
“Esistono da noi valli che non ho mai visto da nessun’altra parte. Identiche ai paesaggi di certe vecchie stampe del romanticismo che a vederle si pensava: ma è tutto falso, posti come questi non esistono. Invece esistono: con la stessa solitudine, gli stessi inverosimili dirupi, mezzo nascosti da alberi e cespugli pencolanti sull’abisso, e le cascate di acqua. Meno splendide, certo, delle trionfali alte valli dolomitiche, recinte di candide crode. Però più enigmatiche, intime, segrete”.
È stato Dino Buzzati a raccontare il fascino delle Dolomiti Bellunesi, che sorvegliano la sua città natale, e che nelle giornate più limpide si lasciano vedere da Venezia. Trascurate a lungo dagli alpinisti, percorse per secoli da cacciatori e pastori, le Dolomiti Bellunesi sono un mondo di transizione. Accanto agli scenari dolomitici del Burèl e della Schiara, affiancati a nord dagli Spiz e dai Tamer, offrono l’incontro con altopiani carsici, pascoli, forre, conche e foreste poco visitate dall’uomo. Alle conifere si affiancano boschi di roverella e di faggio che ricordano le Prealpi.
Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi interessa anche le Vette Feltrine, una catena altrettanto selvaggia, che segna il confine con il Trentino e si affaccia sulla conca di Primiero. Altopiani di pascoli come i Piani Eterni si affiancano a imponenti vette rocciose come il Ferùch, il Sass de Mura e il Pizzocco.
Il Parco ospita il camoscio, l’aquila reale, la marmotta e i quattro tetraonidi alpini (gallo forcello, gallo cedrone, francolino di monte, pernice delle nevi), e ha favorito la ripresa del cervo. Gli itinerari escursionistici dei due massicci sono lunghi e faticosi, e si svolgono su terreno ripido e infido. Attraversano il Parco le Alte Vie numero Uno e Due.
I rifugi, pochi e dal carattere austero (i più noti sono il Sommariva nella foto in alto, il Sora ‘l Sass nella foto in basso, il VII Alpini, il Bianchet, il Boz e il Dal Piaz), si dispongono intorno alla Schiara e lungo le Alte Vie. Per la notte, escursionisti e alpinisti hanno a disposizione anche una rete di bivacchi fissi, e di casere riadattate.
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