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Il Parco Naturale Puez Odle e i suoi rifugi

Il Parco Naturale Puez Odle e i suoi rifugi
22 Febbraio 2016

“L’imponente catena delle Odle, che in tedesco si chiamano Geisler, era così vicina da costituire una sfida. Ci trasmise quel senso dell’armonia che oggi, tra grattacieli e autostrade, non si può più trovare”.

Così, qualche anno fa, Reinhold Messner presentava le montagne della sua infanzia e dei suoi primi passi in parete. Cresciuto in Valle di Funes, ai piedi di queste cime, il giovane Messner ha iniziato da lì il suo viaggio che lo ha portato sulle grandi pareti delle Dolomiti, delle Alpi e dell’Himalaya.

Le Odle, un nome che significa “aghi” in ladino, separano la Val Gardena dalla Valle di Funes, culminano nei 3030 metri della Furchetta e mostrano un celebre profilo dentellato. Il versante più spettacolare di queste cime è rivolto a nord verso Funes e le sue panoramiche malghe. A sud, gli speroni delle Fermede e del Sass Rigais declinano verso i pascoli e il vallone di Cìsles, percorso d’inverno da una celebre pista da sci.

A oriente delle Odle, tra la Val Gardena e la Val Badia, si distende l’altopiano carsico del Puez, circondato da vette arrotondate e inciso dalla Vallunga, che scende verso Selva Val Gardena. Più a nord, l’imponente Sass da Putia, che tocca i 2875 metri, si affaccia sul Passo delle Erbe e Antermòia e segna l’angolo nord-occidentale del mondo dolomitico.
Solo in parte note agli escursionisti e agli alpinisti italiani, amatissime da tedeschi, altoatesini e austriaci, queste montagne offrono una grande scelta di itinerari.

Il Sentiero delle Odle, Adolf Munkel Weg in tedesco, corre ai piedi delle pareti più spettacolari del gruppo collegando le malghe di Funes. Il panoramico Giro delle Odle può essere percorso in una o due tappe.

L’Alta Via numero Due tocca i rifugi Genova e Puez nel suo viaggio da Bressanone verso Feltre. I comodi viottoli che conducono alle malghe e ai rifugi si trasformano d’inverno in facili percorsi da fare con le ciaspole o gli sci, o da seguire in discesa con lo slittino.

rifugio-Gardenacia
rifugio Gardenacia

Stefano Ardito, nella guida I Rifugi delle Dolomiti – Trentino Alto Adige, illustra per ogni punto di appoggio la storia e il paesaggio, descrive il sentiero di accesso e indica preziose informazioni pratiche, tra cui le attività outdoor che si possono praticare da ogni struttura presentata. Ecco la guida ai 353 rifugi, malghe e bivacchi delle Dolomiti del Trentino Alto Adige:

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