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Il Rifugio Torre di Pisa e la Forcella dei Camosci

Il Rifugio Torre di Pisa e la Forcella dei Camosci
2 Agosto 2018

Uno degli itinerari da non perdere in Val di Fiemme è l’escursione che porta al rifugio Torre di Pisa nel gruppo del Latemar. Eugenio Cipriani lo descrive nella guida I 50 sentieri più belli delle Dolomiti.

Pochi lo sanno, ma ai piedi del Latemar è stata scritta una delle più singolari pagine della storia della geologia.
Tre i protagonisti: un oscuro “ispettore montanistico”, il conte vicentino Giuseppe Marzari Pencati; un “barone” universitario la cui parola era considerata verità assoluta, il tedesco Leopold Von Buch; un rappresentate della nuova ricerca scientifica, ovvero il viaggiatore, naturalista, esploratore e geologo, Alexander Von Humboldt, lui pure tedesco. Oggetto del contendere: la datazione delle rocce della località Pian dei Canzocoli vicina a Predazzo, dove nel 1819 Marzari Pencati scopre la presenza di una diorite sovrapposta a rocce sedimentarie. Cosa inaudita a quei tempi! Le rocce fondamentali (cioè quelle vulcaniche o comunque di origine endogena), per definizione dovevano stare sotto alle rocce sedimentarie, non sopra.

Così stabiliva la teoria geologica nettunista secondo cui tutte le rocce avevano origine marina e della quale Von Buch era il portavoce. Teoria che si sposava perfettamente al libro della Genesi e a quel Diluvio Universale che giustificava la presenza di fossili nelle rocce sedimentarie. Von Buch, sentita la notizia, andò ai Canzocoli e, pur di non dare ragione ad un oscuro “ispettore montanistico”, negò l’evidenza.

Dopo qualche tempo, però, Alexander Von Humboldt, diventato luminare delle scienze naturali, visitò a sua volta i Canzocoli e confermò la scoperta di Marzari Pencati, che rappresentò un decisivo passo avanti nella comprensione della storia della Terra ed una rivincita per il gentiluomo vicentino.

rifugio Torre di Pisa

Dettagli itinerario

Effettueremo un giro ad anello fra i “merletti” calcarei di cui è composto il Latemar, la montagna più “fragile”, ma forse anche più suggestiva, di tutte le Dolomiti occidentali. Non ci sono passaggi difficili in questo anello, ma bisogna avere piede fermo, allenamento e dimestichezza con i ghiaioni. Bambini sì, ma solo se grandicelli e sempre sott’occhio.

Quote da 1990 a 2671 m
Dislivello 750 m
Tempo complessivo 5.30 ore
Difficoltà EE
Segnaletica bianco-rossa 521, 516, 18, 23
Periodo consigliato da metà giugno a fine settembre
Punti di appoggio Malga Ganischger, aperta da metà giugno a metà ottobre, solo ristoro, tel. 328.2259537, www. ganischgeralm.com. Rifugio Passo Feudo, aperto da metà giugno a metà ottobre, solo ristoro, tel. 347.9919582. Rifugio Torre di Pisa, aperto da metà giugno a metà ottobre, 36 posti letto, tel. 348.3645379, www. rifugiotorredipisa.it. Malga Mayrl, aperta dai primi di giugno ai primi di ottobre, solo ristoro, tel. 333.6234245, www.mayrl-alm.com
Cartografia Tabacco foglio 014 Val di Fiemme – Lagorai – Latemar

La descrizione dettagliata dell’itinerario completa di mappa e foto è pubblicata nella nuova guida I 50 sentieri più belli delle Dolomiti

sentieri dolomiti