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Il palcoscenico più bello del mondo: I Suoni delle Dolomiti

Il palcoscenico più bello del mondo: I Suoni delle Dolomiti
13 Luglio 2016

Fino al 26 agosto gli escursionisti e alpinisti appassionati di buona musica potranno assistere a I Suoni delle Dolomiti, il festival di musica in quota sulle Dolomiti del Trentino. Ecco i numeri dell’edizione 2016: 70 musicisti, 19 appuntamenti, 2 trekking, 17 escursioni con guide alpine, 1 concerto all’alba, 2580 metri: il concerto più in alta quota, più di 10.000 metri in salita. Numeri per un’esperienza da non perdere.

Paesaggi mozzafiato, vette magnifiche, laghetti alpini sono lo scenario in cui si esibiscono artisti di fama internazionale. Musica classica, jazz, etnica: ce n’è davvero per tutti i gusti! Il programma 2016 è sul sito ufficiale dell’evento Suoni delle Dolomiti.

Queste note che seguono di Stefano Ardito ci ricordano uno dei primi scrittori che ha provato a descrivere la bellezza quasi impossibile da narrare delle Dolomiti. “Avvicinatevi, vi prego, esaminate questo spettacolo che senza ombra di dubbio è una delle cose più belle, potenti e straordinarie di cui questo pianeta disponga. Sono pietre o nuvole? Sono vere oppure è un sogno?” Con queste parole, mezzo secolo fa, descriveva la magìa delle Dolomiti un grande giornalista e scrittore come Dino Buzzati. Nato ai loro piedi, in una villa alle porte di Belluno, Buzzati ha trascorso gran parte della sua vita professionale a Milano, dove ha lavorato al «Corriere della Sera». Ma è sempre tornato tra le rocce e i boschi dei Monti Pallidi per camminare, arrampicare e sciare. Qui, tra guglie bizzarre e rocce dai colori fantastici, ha trovato sempre nuove ispirazioni per la sua scrittura così ricca di suggestioni, di fantasia e di immagini. Le Dolomiti, insieme al Cervino e all’Everest, sono le montagne più famose del mondo. Ma se le Alpi, l’Himalaya e le Ande ospitano centinaia di grandi vette corazzate di neve e di ghiaccio, nessun’altra catena della Terra offre a chi le percorre dei paesaggi rocciosi emozionanti e bizzarri come quelli che si possono incontrare tra l’Alto Adige/Sudtirolo, il Trentino, il Bellunese e il lembo nordoccidentale del Friuli. Le Dolomiti sono uniche al mondo. La loro inclusione nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, avvenuta nel 2009, ha sottolineato ancora una volta questo elemento, che era stato intuito e raccontato molte volte da alpinisti, viaggiatori, camminatori e scrittori. La conformazione a massicci isolati, insieme ai confini etnici, linguistici e amministrativi, rende complicata la geografia delle Dolomiti, dove la lingua e la cultura italiana incontrano ancora oggi quelle tedesca e ladina, e che hanno segnato tra il 1866 e la Grande Guerra il confine tra l’Italia e l’Impero di Austria-Ungheria.