Come comportarsi in caso di incidente in montagna
Luca Mazzoleni nella sua guida Scialpinismo in Appennino Centrale. La Montagna incantata fornisce preziose indicazioni sulle modalità di comportamento da adottare in caso di incidente in montagna. Leggiamole con attenzione!
Struttura e organizzazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
Il CNSAS si divide in Delegazioni, su base prevalentemente regionale, con compiti amministrativi e di coordinamento, e in Stazioni, distribuite generalmente secondo le province interessate dalle zone montuose, che hanno direttamente la responsabilità operativa sul campo. Queste strutture sono in contatto diretto e operano congiuntamente secondo le diverse necessità e le varie tipologie degli interventi.
Il numero dell’emergenza sanitaria 118 è ormai una realtà per richiedere l’intervento del Soccorso Alpino, è facile da ricordare e garantisce un buono standard d’efficienza. Non abbiate scrupolo a contattare il Soccorso Alpino anche in situazioni che non siano necessariamente drammatiche: problemi di orientamento, maltempo, piccoli incidenti se affrontati tempestivamente possono essere risolti senza ulteriori complicazioni. Avere pudore nel chiedere aiuto non è sempre un comportamento saggio.
Per quanto riguarda i canali radio VHF bisogna constatare purtroppo la mancanza di una legge che regolamenti la materia, senza essere punitiva come l’attuale. Attualmente, infatti, non è previsto un canale radio d’emergenza e soccorso per il territorio montano.
In caso di incidente
È fondamentale mantenere la calma e agire con lucidità. Rendetevi conto prima di tutto di quello che è successo, la confusione è una costante nelle situazioni difficili.
Prestate un primo soccorso alla o alle persone infortunate secondo le vostre possibilità e la gravità delle loro condizioni, anche solo delle parole di conforto con un tono rassicurante sono molto importanti.
Se si tratta di travolti da una valanga operate immediatamente una ricerca vista/udito e una ricerca con l’ARVA. I tempi per salvare i sepolti sono ridottissimi e il soccorso organizzato può arrivare troppo tardi, anche disponendo dell’elicottero.
Contemporaneamente allertate il 118 seguendo queste indicazioni:
- comunicate le vostre generalità e il numero del telefono da cui chiamate;
- comunicate informazioni sul tipo d’incidente e il luogo esatto dove questo è accaduto;
- specificate il numero degli infortunati e le loro condizioni (se sono coscienti o meno, se hanno emorragie, fratture, traumi cranici o toracici, ecc.);
- informate sulle condizioni meteo (nebbia, vento e visibilità in generale) e se vi sono cavi di teleferiche o linee elettriche nelle vicinanze;
- non terminate la comunicazione senza l’assenso dell’operatore;
- una volta agganciato lasciate libero il telefono dal quale avete chiamato per consentire ai soccorritori eventuali comunicazioni.
Durante l’attesa dei soccorritori
- Se possibile posizionare l’infortunato su un tratto pianeggiante lontano da pareti incombenti, alberi, linee elettriche, cavi o tralicci in genere;
- coprite bene l’infortunato con indumenti caldi e/o un telo termico;
- fermate saldamente o eliminate tutto ciò che la corrente d’aria del rotore dell’elicottero possa fare volare via (attenti al telo termico!);
- allontanate con decisione tutti i curiosi e le persone non strettamente necessarie.
Quando arrivano l’elicottero o le squadre di soccorso a piedi segnalate chiaramente la vostra posizione allargando le braccia al cielo a croce e rimanete fermi, possibilmente con il vento alle vostre spalle per favorire l’atterraggio dell’elicottero.
- Quando l’elicottero atterra non avvicinatevi mai all’apparecchio.
- Attenzione ai rotori, specialmente a quello di coda.
- Attenzione soprattutto a non avvicinarvi da monte al mezzo, qui le pale dei rotori possono lambire il suolo.
- Non prendete iniziative, aspettate che sia il personale dell’elicottero a dirvi come muovervi intorno al mezzo.
Se al contrario non siete voi ad avere bisogno di aiuto e un elicottero vi sorvola ripetutamente a bassa quota alzate al cielo un braccio solo, è questo il segnale per comunicare che non si ha bisogno di aiuto.
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