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Antelao, Sorapiss e Marmarole: giganti selvaggi delle Dolomiti

Antelao, Sorapiss e Marmarole: giganti selvaggi delle Dolomiti
8 Febbraio 2016

I selvaggi giganti del Cadore si alzano a oriente di Cortina, separano la Valle del Boite da quelle dell’Ansiei e del Piave, offrono alcuni dei paesaggi più spettacolari e incontaminati delle Dolomiti. Ben visibili da Cortina, da Misurina e da Auronzo, queste montagne dall’accesso quasi sempre faticoso garantiscono all’escursionista luoghi di straordinario fascino.

Con l’eccezione delle funivie del Faloria e delle seggiovie che salgono da San Vito di Cadore e da Auronzo, mancano sull’Antelao, le Marmarole e il Sorapiss gli impianti di risalita e le strade che hanno stravolto negli ultimi decenni molti luoghi delle Dolomiti. I canaloni nevosi, i ghiacciai, la facilità dell’incontro con camosci e stambecchi, la solitudine offerta da gran parte degli itinerari fanno sì che l’atmosfera sia decisamente diversa da quella delle Tofane, del Catinaccio e delle Tre Cime di Lavaredo.

Le vette dell’Antelao, del Sorapiss, del Cimòn del Froppa e altre più interessanti delle Marmarole non presentano itinerari escursionistici, ma oppongono anche nelle vie normali passaggi di arrampicata riservati ad alpinisti, o a buoni camminatori accompagnati da una guida alpina. Anche le Alte Vie numero Quattro e Cinque, che scavalcano queste montagne, affrontano tratti attrezzati, facili passaggi su roccia e ripidi canaloni di neve, e sono quindi riservati a escursionisti esperti. Non presentano normalmente difficoltà, invece, gli itinerari che salgono verso i rifugi dalla Val d’Ansiei, dalla Valle del Boite o dalla Valle del Piave.

I pochi rifugi di queste montagne, quasi tutti di proprietà delle sezioni venete del CAI, sono accoglienti, tradizionali e tranquilli, e hanno spesso una lunga storia alle spalle. I rifugi privati sono pochi, e sono concentrati all’estremità orientale e in quella occidentale della catena. Numerosi sono anche i bivacchi fissi, sistemati negli anni Sessanta e Settanta come posti-tappa lungo l’Alta Via, che permettono di compiere delle interessanti traversate di più giorni.

rifugio Chiggiato
rifugio Chiggiato