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“Sentieri e Rifugi del Gusto”, la guida a prova di gambe e di palato!

09
Apr
Finalmente disponibile la nuova guida Sentieri e rifugi del gusto. I sapori delle Dolomiti e delle Valli Trentine di Alberto Campanile. Unica nel suo genere, coniuga escursionismo e buona tavola. Sfogliare per credere!
“Uno non può pensare bene, amare bene, se non ha mangiato bene” scrisse Virginia Woolf. Memore di questo monito, mi sono incamminato alla scoperta delle eccellenze gastronomiche del Trentino, tra valli, montagne e pareti alle quali sono legato fin dall’adolescenza. Un’impresa non facile, perché ha implicato scelte assolutamente inedite per una guida di montagna, il cui spirito è sintetizzato in una frase: “viaggiare, camminare, mangiare e bere bene”.
In queste pagine troverete i sentieri che vi condurranno nel cuore delle Dolomiti di Brenta, del Catinaccio, delle Pale di San Martino, ma anche di territori meno famosi come il Lagorai, la Val di Fumo, la Val di Rabbi. Ci s’incammina sulle tracce percorse dai grandi viaggiatori dell’Ottocento, tra i forti e le trincee della Grande Guerra, sui pascoli fioriti punteggiati da malghe e ai piedi di vertiginose pareti che hanno segnato la storia dell’alpinismo. Troverete anche rifugi scelti per la qualità della cucina e la fantasia delle loro specialità.
Rifugi del gusto, infatti, non è solo un modo di dire, è un riconoscimento dovuto a quelle cucine di montagna che, sempre più numerose, vogliono offrire all’escursionista momenti di svago e di relax, ma anche i sapori autentici di una volta spesso riproposti in versione più elaborata e innovativa.

Tornati a fondovalle nasce la voglia di scoprire i paesi, le feste e le golosità più rappresentative di un territorio ben conservato e amato da chi lo abita. Ecco allora gli itinerari golosi che ci condurranno, di valle in valle, alla scoperta di cibi sani per buongustai felicemente impenitenti, spesso prodotti da giovani imprenditori trentini. Suggerisco infine come imperdibili “tappe per i golosi” i ristoranti che privilegiano le eccellenze del territorio, con qualche eccezione concessa ai cuochi più “creativi”. La selezione dei territori, dei negozi, dei rifugi e dei ristoranti è stata inevitabile e difficile; non se ne abbia a male chi non è stato citato.
Mario Soldati scrisse:
“Viaggiare è conoscere. Il modo più facile, più diretto di arrivare a conoscere un paese è praticare la cucina della gente che lo abita. Nei cibi e nella maniera di cucinarli c’è tutto”. Memore di questo secondo monito, mi sono intrufolato nelle cucine, nelle foie gras distillerie, nelle cantine, nelle botteghe dei salumieri, nelle stalle. Ho stretto amicizia con uomini e donne intraprendenti che hanno deciso di vivere la montagna a modo loro: gestori di rifugi, casari, pastori, contadini, sommelier, enologi, norcini, pescatori, panettieri, pasticceri e cuochi. E anche grazie a loro è nata questa guida.
Buone camminate e buon appetito!