Scialpinismo sul Monte Amaro. La Direttissima o Rava della Giumenta Bianca

Luca Mazzoleni descrive la Rava della Giumenta Bianca, uno degli itinerari di scialpinismo in Majella tra i più belli e divertenti nella guida Scialpinismo in Appennino Centrale.
Oggi proponiamo la Direttissima o Rava della Giumenta Bianca, una consolidata classica della Maiella, tra le più battute. L’esposizione favorevole e l’innevamento solitamente generoso ne fanno una gita di gran soddisfazione. È l’itinerario più rapido e diretto per salire alla vetta del Monte Amaro (2793 m). Richiede una neve ben assestata.
Località di partenza: Fonte Fredda 1265 m (Passo San Leonardo)
Dislivello: 1530 m in discesa
Tempo di salita: 4 ore
Difficoltà: BSA (Buono Sciatore, presenta difficoltà di tipo alpinistico)
Esposizione: ovest
Accesso
Da Caramanico Terme o da Sulmona si percorre la SS 487. Si posteggia circa 2 km prima di Passo San Leonardo (venendo da Sulmona), nei pressi di una curva con un ponticello (esattamente al km 37,600).
Salita
Lasciata l’auto si prende lungo il fosso che risale a un dosso boscoso. Si prosegue verso est tra radure e macchie di faggi, incrociando i segni del sentiero che si dirige tra gli alberi verso l’evidente canale della Rava della Giumenta Bianca.
S’imbocca la Rava, incuneata all’inizio nel bosco spazzato dalle valanghe, e si risale lo scivolo che si fa man mano più ripido. Su diretti con frequenti dietro front, quindi il canale si restringe leggermente per riaprirsi poi in un imbuto, chiuso in alto da roccette e ripidi canalini. Ora ci si sposta sul lato destro uscendo dalla Rava per una selletta a quota 2600 circa, affacciandosi sulla desolata bellezza della Valle di Femmina Morta. Dalla sella si sale con un ultimo sforzo per il versante sud dell’ampio dosso della cima del Monte Amaro fino alla croce 2793 m (4 ore).
Proprio sulla vetta è il bivacco Pelino del CAI di Sulmona che, anche se pressoché disarredato, offre un provvidenziale riparo da vento e maltempo.
Discesa
Lungo il percorso di salita. Un’alternativa più impegnativa è offerta dai canalini che a ovest della vetta scendono ripidi (35°/40°) nell’imbuto della parte alta della Rava (OSA).
La guida
L’itinerario proposto è tratto dalla guida Scialpinismo in Appennino Centrale di Luca Mazzoleni.
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