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Monte Pizzuto e Monte Tancia | Lazio a piedi

Monte Pizzuto e Monte Tancia | Lazio a piedi
12 Maggio 2020

Un itinerario per il weekend: Monte Pizzuto e Monte Tancia descritto da Giuseppe Albrizio nella guida Lazio a piedi.

Con questo anello si sale per la Valle Gemini e si scende per l’Osteria del Tancia. Si toccano le cime più alte dei Monti Sabini: dal Monte Pizzuto si ammira un bel panorama su molti paesi della Sabina, sul Soratte, sul Monte Cosce e sul serpeggiante Fiume Tevere. Dal Monte Tancia lo sguardo spazia su gran parte dell’Appennino centrale.

Scheda tecnica itinerario

Quote da 650 a 1288 e a 1292 m
Dislivello 950 m
Tempo 5 ore
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa sbiadita 356, 357, 355a
Periodo consigliato tutto l’anno
Cartografia Monti Sabini settentrionali, CAI Lazio-CAI Umbria
Con i bambini adatto ai ragazzi dagli 11 anni in su, eventualmente evitando la salita al Monte Pizzuto

Accesso

Dal valico dell’Osteria del Tancia (802 m), località del comune di Monte San Giovanni in Sabina (Rieti), si segue una stradina asfaltata per circa 1,5 chilometri. Dopo alcuni tornanti si parcheggia a destra prima di superare una stretta valle tramite il Ponte di Galantina o “Ponticello Tancia” (650 m).

Itinerario di andata

Senza superare il Ponticello Tancia si segue nel bosco, in direzione ovest, il largo sentiero che costeggia, tenendolo a sinistra, il Fosso Galantina. Percorsi duecento metri si giunge presso lo sbocco del Fosso della Valle Rottone che in questo punto (640 m) si immette nel Fosso di Galantina. Si prosegue ancora per qualche decina di metri, allontanandosi di poco dal torrente e si esce su un’ampia radura dove parte a destra un sentiero (630 m, segnavia bianco-rossi). La zona è ingombra di rovi, si zigzaga tra la bassa vegetazione, si tralascia a sinistra il sentiero che sale sulla dorsale di Prato Rossito e, tenendosi nel fondo della valle, si cerca di risalirla rimanendo a sinistra dell’impluvio fino ad attraversare il fondo a quota 770 metri circa.

monte pizzuto

Un’altra via per arrivare fin qui, se i rovi impediscono il passaggio del sentiero, è tornare indietro fino allo sbocco del Fosso della Valle Rottone (640 m) e risalirlo in direzione nord, rimanendo nel suo letto breccioso e roccioso per un buon tratto senza nessuna difficoltà. Dopo circa un chilometro si esce dalla gola e si rimane sulla destra (senso di marcia); qui la valle cambia nome e diventa Fosso di Valle Gemini.

Seguendo il sentiero, prima in un bosco di querce (carpino, cerro e leccio) e poi nella faggeta, si esce nella radura erbosa della Valle Gemini (1080 m). La si percorre tutta in direzione nord e si raggiunge il valico del Passo il Trivio (1122 m, 1.30 ore), da cui si risale in direzione ovest (segnavia bianco-rossi senza numero) il costone boscoso, poi erboso e pietroso. Si conquista così l’ampia e panoramica dorsale (1257 m) che si percorre a sinistra, in direzione sud ovest con leggeri saliscendi, fino a raggiungere la vetta del Monte Pizzuto (1288 m, 0.45 ore).

Itinerario di ritorno

Ritornati per la stessa via al Passo il Trivio (0.25 ore), si riattraversa tutta la radura erbosa fino all’inizio del bosco (1080 m, 0.10 ore) dove si svolta a sinistra (est) per risalire la Valle Pacegna fino al valico (1160 m, 0.10 ore) soprastante tra Colle La Croce e Colle Casella.
Percorrendo la cresta boscosa in direzione sud (segnavia bianco-rosso), si conquista la cima più alta del Monte Tancia (1292 m), coperta da vegetazione. È bene prestare un po’ di attenzione perché ci sono dorsali secondarie, boscose, che prendono direzione sud ovest: bisogna seguire sempre il crinale in direzione sud. Infine si esce dal bosco e si raggiunge il punto panoramico dove si trova la croce del Monte Tancia (1282 m, 0.30 ore).

Si continua sempre verso sud scendendo lungo una dorsale scomoda a causa del terreno reso disagevole per le sue basse rocce appuntite e si raggiunge la cima panoramica di “Passamonte” (1163 m). Tornando indietro di pochi metri, a destra inizia la mulattiera segnata da un ometto di pietre. La si prende in direzione nord est costeggiando a destra un bosco di pini misto a faggio, fino a sbucare sulla sterrata presso la località I Trocchi (1007 m). La si segue a destra (sud) per tre chilometri, con ottimi panorami sulla Sabina. Passato un fontanile (895 m), si raggiunge l’Osteria del Tancia (800 m) da dove si segue verso ovest la stretta stradina asfaltata che ci porta presso il Ponticello Tancia dove abbiamo lasciato l’auto (1.30 ore).

La guida

L’itinerario completo di mappa la trovi nella guida Lazio a piedi di G. Albrizio, A. Anfossi, F. Ardito, F. Belisario, R. Hallgass.

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