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La nuova mappa escursionistica del Parco dei Monti Simbruini ti aspetta in libreria e online!

La nuova mappa escursionistica del Parco dei Monti Simbruini ti aspetta in libreria e online!
13 Gennaio 2016

Nella nuova Carta escursionistica del Parco dei Monti Simbruini in scala 1:25.000 sono disegnati con la massima cura centinaia di chilometri di sentieri, mappati e segnati dall’Ente Parco. Tutti gli itinerari sono stati rilevati sul territorio con tecnologia GPS e controllati con software cartografico in ambiente GIS.

A 50 chilometri in linea d’aria da Roma c’è un grande spazio di natura: il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, la più vasta area protetta del Lazio. Scrive Stefano Ardito: “In estate boschi, altopiani e crinali offrono escursioni a piedi, a cavallo o in mountain-bike, e danno lo spunto a lunghi trekking come il Sentiero Coleman, il Sentiero Italia, la Via della Pace e la Via dei Lupi. D’inverno, quando la montagna ridiventa selvaggia, ci si muove con ai piedi i ramponi, gli sci da fondo o le racchette da neve.
Il Parco Regionale dei Monti Simbruini, istituito nel 1983, si estende su 29.900 ettari di sette Comuni e due Province, e come le altre aree protette si deve occupare di molte cose. Proteggere un paesaggio straordinario, controllando l’edilizia, le cave, gli impianti di risalita e le strade. Tutelare la biodiversità preservando le specie più importanti, e riportando nel territorio gli animali cacciati fino all’estinzione in passato. Come tutte le aree protette del mondo – dagli Stati Uniti al Kenya, e dall’Himalaya alle Alpi – il Parco dei Simbruini deve aiutare i visitatori, che sono molto diversi tra loro. Se i gruppi scolastici devono essere accompagnati, gli escursionisti che preferiscono camminare da soli hanno bisogno di segnavia e di mappe. Bisogna fornire informazioni aggiornate, frenare i veicoli a motore, dotare di spazi attrezzati gli amanti dei pic nic, controllare con il sorriso sulle labbra un elenco infinito di possibili abusi. Infine – ed è uno degli scopi principali – il parco lavora per la gente del posto. Bisogna promuovere il recupero dei centri storici, nel rispetto del passato e della storia. Occorre recuperare le tradizioni, dall’artigianato del ferro e del legno agli strumenti – tra questi la zampogna – che i giovani musicisti del luogo hanno iniziato a riscoprire. C’è da ricostruire il filo che lega la gente al suo territorio e alla sua storia. I Parchi servono anche a questo.”

Come usare la carta escursionistica
Tutti i sentieri del Parco sono segnati sul terreno con segnavia bianco-rossi e pali con frecce e tabelle. Alcune tabelle riportano le coordinate espresse in UTM-WGS 84 per facilitare la localizzazione con dispositivi GPS. Sia i segnavia sia i cartelli possono essere danneggiati dagli animali, da vandali o dalle intemperie: fare sempre attenzione segnavia_taleoall’orientamento.
I tempi di percorrenza dei sentieri indicati nella mappa escursionistica si riferiscono a escursionisti allenati, e non comprendono le soste. Per gli itinerari lineari si tratta dei tempi di sola andata (ed è quindi
necessario tenere conto del tempo di ritorno), per i percorsi ad anello viene fornito il tempo complessivo. La lunghezza in chilometri, rilevata dalle tracce GPS, tiene conto del reale sviluppo del sentiero sul terreno. I dislivelli riportati sono quelli complessivi, calcolati sommando i vari dislivelli incontrati. Nel caso in cui i dislivelli in salita e in discesa non coincidano, vengono forniti entrambi. Viene utilizzata la scala delle difficoltà escursionistiche del Club Alpino Italiano (CAI).

Ti consigliamo di mettere nello zaino anche la guida dei Sentieri del Parco dei Simbruini di Stefano Ardito.