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Itinerario da Pont al rifugio Vittorio Emanuele II

Itinerario da Pont al rifugio Vittorio Emanuele II
24 Agosto 2017

Un’immersione a pieni polmoni nel Parco del Gran Paradiso quella che proponiamo oggi con l’itinerario tratto dalla guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta di Stefano Ardito e Cesare Re

Il pianoro dove sorge il rifugio Vittorio Emanuele II è uno dei luoghi più belli del Parco del Gran Paradiso. Come in un dipinto, da qui si ammirano le arcigne forme del Ciàrforon, che raggiunge i 3642 metri, e la snella piramide della Becca di Monciair (3544 metri), ai piedi delle quali si distendono il ghiacciaio di Moncorvé e le sue vaste morene. Tra i pendii della morena e i due rifugi è uno scenografico laghetto.

Rifugio Vittorio Emanuele
Rifugio Vittorio Emanuele, Valsavarenche, Gran Paradiso national Park, Aosta Valley, Italy

Le due costruzioni, la semi-botte argentea del rifugio nuovo e il vecchio e storico ricovero del 1888 (oggi serve da locale invernale) sono base per numerose ascensioni, e soprattutto per la salita alla cima del Gran Paradiso, l’unico “quattromila” totalmente in territorio italiano, per un itinerario lungo ma non difficile.
Sono centinaia, infatti, le cordate che a luglio e agosto pernottano al Vittorio Emanuele, per poi salire ai 4061 metri della cima.

In estate, per il pernottamento, è consigliato prenotare per tempo. L’aumento del numero degli alpinisti, insieme al ritiro del ghiacciaio del Gran Paradiso, ha portato alla costruzione del rifugio Chabod, che offre una via di salita alternativa e un’ulteriore meta per gli escursionisti che vogliono ammirare l’impressionante versante ammantato dal ghiacciaio di Laveciau. Bellissima anche la traversata dallo Chabod al Vittorio Emanuele, con brevi e facili tratti attrezzati e la possibilità d’incontro con stambecchi e camosci.

L’itinerario

Il sentiero per il rifugio Vittorio Emanuele è molto vario. Inizia costeggiando il torrente, poi sale in un bosco di larici e prosegue sui pascoli, lungo i comodi tornanti della mulattiera reale. Dal rifugio consigliamo di camminare ancora per una decina di minuti sulla morena del ghiacciaio di Moncorvé sino a un punto ancora più panoramico. Da qui si ammirano anche i contrafforti rocciosi della Tresenta (3609 metri), un’altra vetta dalla sagoma inconfondibile.

Quote da 1958 a 2732 m
Dislivello 780 m
Tempo 2.15 ore in salita, 1.30 ore in discesa
Difficoltà E
Segnaletica 1
Periodo consigliato da luglio a settembre
Punti di appoggio Rifugio Vittorio Emanuele II, CAI Torino, 120 posti letto, aperto da giugno a settembre, tel. 0165.95920, www.rifugiovittorioemanuele.com
Cartografia carta IGC 1:25.000 n. 102 Valsavarenche,…; carta L’Escursionista 1:25.000 n. 3 Valgrisenche, …

La guida

La descrizione completa dell’itinerario è nella nuova guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta