Dai Prati di Tivo a Cima Alta e all’Arapietra con le ciaspole

Nella guida Le 50 ciaspolate più belle d’Abruzzo è descritto l’itinerario che dai Prati di Tivo conduce a Cima Alta e all’Arapietra. Stefano Ardito e Angelo Monti ci invitano a scoprire questa straordinaria e facile escursione con le ciaspole sul Gran Sasso.
Il crinale dell’Arapietra, che si allunga verso nord dalla base del Corno Piccolo e separa la valle del Vomano (e quindi Pietracamela) da quella del Mavone e di Isola del Gran Sasso, in estate è uno dei luoghi più frequentati delle montagne d’Abruzzo. La cabinovia di Prati di Tivo porta ogni giorno a duemila metri di quota gli escursionisti diretti al rifugio Franchetti e al Corno Grande, e gli alpinisti che puntano alle centinaia di vie tracciate sulle pareti dei due Corni.
D’inverno l’Arapietra ritrova la calma. Gli sciatori che affollano le piste dei Prati di Tivo lasciano l’impianto alla stazione intermedia, gli scialpinisti diretti al Vallone delle Cornacchie salgono dalla Madonnina verso il Passo delle Scalette. Un itinerario a volte battuto, e indicato da paline, permette di scendere ai Prati di Tivo sci ai piedi.
Itinerario
L’itinerario che consigliamo agli amanti delle ciaspole utilizza la strada (asfaltata e poi sterrata, e che non viene spazzata dalla neve) che sale dai Prati fino al Piano del Laghetto (o “il Balcone”), che si apre tra il crinale dell’Arapietra e la Cima Alta, e che offre uno straordinario panorama sul Paretone e la catena orientale del Gran Sasso. La comoda passeggiata che conduce fin qui merita di essere prolungata salendo alla panoramica Cima Alta, tornando al Piano del Laghetto, e poi salendo ancora verso una grande croce protesa sul versante di Isola e l’albergo mai completato che deturpa la zona da decenni.
Proseguendo ancora si può raggiungere la Madonnina e tornare ai Prati di Tivo in cabinovia. Il Passo delle Scalette, che dà accesso al Vallone delle Cornacchie, è un passaggio riservato ad alpinisti.
Scheda Tecnica
Mete Cima Alta 1715 m , albergo diruto dell’Arapietra 1896 m
Caratteristiche una bellissima e facile escursione di fronte a un sensazionale panorama
Difficoltà E
Quote Prati di Tivo 1450 m, Piano del Laghetto (o Balcone) 1600 m, Cima Alta 1715 m, albergo diruto dell’Arapietra 1896 m
Dislivello 560 m
Sviluppo 12 km a/r
Tempo salita 2 ore, discesa 1.45 ore; 0.30 ore a/r in più per la deviazione alla Cima Alta
Punti di appoggio Rifugio Cima Alta, 20 posti letto, tel. 379.1438416
Cartografia Carta CAI L’Aquila 1:25.000 Gran Sasso d’Italia
Segnaletica paletti e segnavia tra il Piano del Laghetto e l’Arapietra
Accesso
L’itinerario inizia dal piazzale e dagli alberghi dei Prati di Tivo (1450 m), che si raggiungono per una tortuosa strada che si stacca dalla statale 80, e tocca il suggestivo borgo di Pietracamela.
Itinerario
Dal piazzale si imbocca la strada, solitamente innevata, che sale verso est (sinistra arrivando), costeggia un parco-avventura aperto solo in estate, e si alza in una bellissima faggeta con qualche bella apertura panoramica verso il Corno Piccolo, che visto da qui è particolarmente aguzzo.
Circa a metà del suo sviluppo il tracciato si alza con due tornanti, supera un grande fontanile, e poi continua a mezza costa fino al Piano del Laghetto (o Balcone, 1600 m, 1 ora), dal quale ci si affaccia verso l’alta valle del Mavone e molte cime del Gran Sasso.
Proprio di fronte appaiono le vette più orientali del massiccio, a iniziare dal Monte Camicia. Mozzafiato il colpo d’occhio sul Corno Grande, di cui appare in tutta la sua imponenza il Paretone, sul Vallone delle Cornacchie e sul Corno Piccolo. Qui la strada, che in estate è aperta alle auto, finisce ed è sbarrata da un guard-rail.
Volte per ora le spalle all’Arapietra, si piega a sinistra (nord est) e si risale il crinale, comodo ma abbastanza ripido, che conduce verso la Cima Alta. Dopo un primo ripiano, si riprende a salire, costeggiando delle macchie di faggi, fino alla cima (1715 m, 0.30 ore a/r). Sulla cresta e sul punto più alto occorre fare attenzione ai salti rocciosi che scendono a destra, sul versante di Isola del Gran Sasso. Si riparte tornando per qualche decina di metri in direzione dei Prati, e poi riprendendo a salire in direzione dei due Corni. Si percorre un valloncello, poi si sale a sinistra a una grande croce (1683 m) che offre uno straordinario panorama.
Si continua traversando un pianoro, superando un breve tratto più ripido, e poi salendo a destra (ovest) del crinale, tra grandi massi, su un percorso indicato da segnavia e da paline, e spesso da tracce di sci. Dove la cresta rimpiana si raggiunge l’albergo diruto (1896 m, 0.45 ore), che sorge al margine di un suggestivo pianoro innevato. La zona è un altro meraviglioso belvedere. Chi vuole proseguire dall’albergo fino all’arrivo della cabinovia ha bisogno di altre 0.45 ore a/r. La discesa dall’albergo mai completato richiede 0.30 ore fino al Piano del Laghetto, e 1 ora da questo ai Prati di Tivo.
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