Il giro del Pelmo, escursione in Val Di Zoldo
L’anello che aggira i due colossi del Pelmo e del Pelmetto è una delle escursioni più entusiasmanti delle Dolomiti. Ce la descrive Eugenio Cipriani, autore della guida I 50 sentieri più belli delle Dolomiti.
La Val di Zoldo è la valle dolomitica più simile alle grandi valli montuose del Nord America. È lunga circa 40 chilometri, larga oltre 15 ma, a differenza delle altre, non è “affollata” di cime. Che ci sono, è ovvio, ma non incombono. Dalle sue immense abetaie si alzano infatti pochi ma inconfondibili giganti: il Pelmo, il Civetta, il Bosconero. Tutto il resto è contorno, con buona pace per chi (come me) ama il fascino discreto del gruppo Tamer- Mezzodì.
Conosciuto localmente come “Caregòn del Padreterno” per la sua caratteristica morfologia che ricorda un’immensa poltrona a braccioli, il Monte Pelmo con i suoi 3168 metri e con la sua non facile via normale lungo la “Cengia di Ball”, non è propriamente quel che si dice una meta escursionistica per tutti. Trattandosi dunque di un percorso alpinistico e non potendolo consigliare (anche se lo vorremmo per l’eccezionalità del panorama dalla vetta) in questa sede, suggeriremo al suo posto la bella traversata ad anello attorno alle sue pendici con partenza e ritorno da Forcella Staulanza, poco sopra Pecol di Zoldo.
Il giro attorno ai due colossi Pelmo-Pelmetto è una delle escursioni più entusiasmanti delle Dolomiti. Si attraversano diversi ambienti: prima il bosco, poi i pascoli, poi forcelle d’alta quota ed infine si scendono immensi fiumi di ghiaia all’ombra delle ciclopiche pareti nord. Uno spettacolo che però richiede le migliori condizioni meteoreologiche. La gita è facilissima fino al rifugio Venezia e quindi adatta a tutti. Più impegnativo ‒ e riservato dunque a escursionisti esperti ‒ è il giro completo che richiede prudenza ma non necessita di imbragatura: solo in un breve tratto, lo scavalcamento della Forcella di Val d’Arcia per il Sentiero Flaibani, implica qualche breve passaggio attrezzato.
Dettagli itinerario
Quote da 1766 a 1946 e a 2476 m
Dislivello 200 m fino al rifugio Venezia, 800 m l’anello completo
Tempo complessivo 5 ore fino al rifugio Venezia; 6 ore l’anello completo
Difficoltà T fino al rifugio Venezia-De Luca; EE l’anello
Segnaletica bianco-rossa 472, 48 (Sentiero Flaibani), 480
Periodo consigliato da fine giugno a fine settembre
Punti di appoggio Rifugio Venezia-De Luca, CAI Sezione di Venezia, aperto da metà giugno a fine settembre, 62 posti letto, tel. 0436.9684, www.rifugiovenezia.it
Cartografia Tabacco foglio 015 Marmolada – Pelmo – Civetta – Moiazza
La guida
La descrizione dettagliata dell’itinerario completa di mappa e foto è pubblicata nella guida I 50 sentieri più belli delle Dolomiti
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