L’escursione da Pont al rifugio Città di Chivasso

Rifugio città di chivasso

A 2604 metri, il Rifugio Città di Chivasso sorge presso il Colle del Nivolet, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. L’itinerario per raggiungerlo è descritto nella nuova guida I Rifugi della Valle d’Aosta.

Chi vuol passare la notte al Nivolet può utilizzare il rifugio Città di Chivasso, una costruzione del CAI a pochi minuti di cammino dalla strada. Per continuare a piedi verso il Col Rosset, il Colle di Nivoletta o la Punta Fourà occorre camminare un po’ più a lungo. Fa piacere, però, non avere di fronte un posteggio. Il rifugio è stato costruito nel 1940 e ampliato più volte in seguito. Il panorama è limitato dalle alture che chiudono a oriente il bacino del Nivolet. Verso nord domina il paesaggio la Grivola. Basta salire per pochi metri dal rifugio per scorgere anche le vette della testata della Valle di Ceresole, dalla Punta Galisia alle Levanne.

Coordinate satellitari 5°28’47’’N – 7°08’34’’E
Posti letto 32
Locale invernale 4+2 posti letto
Proprietà Comune di Valsavarenche, 0165.905703
Gestore Alessandro Bado, 011.8125235
Telefono 0124.953150
Web
www.rifugiochivasso.altervista.org
Mail
rifugiochivasso@email.it 
Apertura
da fine giugno a fine settembre
Accesso in auto da Ceresole Reale, a piedi da Pont (3.30 ore)
Famiglie con bambini il Colle del Nivolet e i suoi dintorni permettono molte piacevoli esplorazioni con bambini e ragazzi di tutte le età

Da Pont al rifugio Città di Chivasso (660 m di dislivello, 6 ore a/r, E)

Lungo come sviluppo ma breve per dislivello, l’itinerario da Pont al Nivolet comprende un primo tratto ripido e un secondo quasi pianeggiante. Davvero straordinari, lungo tutto il percorso, i panorami sul Gran Paradiso.

Da Dégioz si segue la strada fino a Pont (1960 m). Si continua a piedi per il sentiero (segnavia 3 e 3A) che inizia accanto ad una cappella e sale ripidamente a tornanti, a sinistra del torrente del Nivolet. Raggiunta la Croce dell’Aroley (2310 m, 1 ora), ci si affaccia sul Piano del Nivolet, lungo quasi sei chilometri, che occorre percorrere verso il valico.
Si inizia a sinistra del torrente, si traversano dei lastroni rocciosi, si lascia a sinistra l’alpeggio Grand Collet (2403 m) dove arriva la strada sterrata. Il sentiero supera il torrente, tocca la Montagna Nivolet (2399 m, 1 ora), e raggiunge la strada dove questa diventa aperta al traffico. Con percorso monotono si raggiunge il Lago inferiore del Nivolet e lo si costeggia (segnavia 9) fino al rifugio Savoia (2534 m, 1 ora).
Si continua sulla strada che passa accanto al Lago superiore (2534 m), poi si devia a sinistra per il sentiero che porta al rifugio Città di Chivasso (2604 m, 0.30 ore), a poca distanza dal Colle del Nivolet. La discesa richiede 2.30 ore.

Rifugio città di chivasso

Cosa fare dal rifugio

Caccia fotografica: i dintorni del rifugio sono molto frequentati dagli stambecchi. In piena estate gli animali si incontrano più facilmente un po’ più in alto, lungo il sentiero che sale verso il Col Rosset.
Escursioni: la più frequentata conduce al Lago Rosset (2703 m, 1.30 ore a/r). I sentieri che salgono al Colle di Nivoletta (3152 m), al Col Rosset (3023 m) e al Col Leynir (3084 m) sono più lunghi, e includono dei tratti ripidi su sfasciumi o neve. A oriente del valico si può salire alla Costa di Mentà (2819 m) e alla Punta Violetta (3031 m, 3 ore a/r), altro belvedere sul Gran Paradiso.
Alpinismo: le panoramiche e non difficili vie normali della Punta Basei (3338 m, F), della Punta Fourà (3411 m, PD) e del Taou Blanc (3438 m, F+).
Scialpinismo: il rifugio si raggiunge per l’itinerario estivo, esposto a slavine nel primo tratto. Da qui si può salire alla Costa di Mentà (2819 m, BS), alla Punta Violetta (3031 m, BSA), alla Punta Basei (3338 m, BSA) e alla Punta Fourà (3411 m, BSA).

La guida

Scopri gli altri itinerari pubblicati nella guida I Rifugi della Valle d’Aosta

rifugi della valle d'aosta