Da Glacier al bivacco Regondi-Gavazzi | Escursioni in Valle d’Aosta

A 2590 metri di quota, il Bivacco Regondi-Gavazzi è un piacevole punto di appoggio situato alle pendici della catena del Morion. Stefano Ardito descrive la struttura e l’itinerario per raggiungerlo nella guida I Rifugi della Valle d’Aosta.
Tra i punti di appoggio alla testata della Valle di Ollomont, il più piacevole per posizione e itinerario di accesso è il bivacco a poca distanza dai Laghi del Morion, di fronte a un vasto panorama sul versante italiano delle Alpi Pennine. La ristrutturazione degli anni Novanta ha trasformato il vecchio bivacco in un ampio rifugio incustodito in legno e lamiera, dotato dal 2016 di un pannello fotovoltaico. L’edificio è dedicato all’alpinista Nino Regondi e a Pietro Gavazzi, già presidente della Sezione del CAI di Desio.
Coordinate satellitari 45°52’36’’N – 7°20’29’’E
Posti letto 16
Proprietà CAI, sezione di Desio e sezione di Bovisio-Masciago, (0362.621668, www.caidesio.net)
Apertura sempre aperto
Famiglie con bambini un’ottima meta per i ragazzi più allenati, che possono avvicinarsi a un integro ambiente di montagna.
Da Glacier al bivacco Regondi-Gavazzi
- dislivello: 1040 m
- tempo: da 4.30 a 5.15 ore a/r
- difficoltà: E
Più breve di quelli che conducono al bivacco Savoie-Rosazza e al rifugio Amianthe-Chiarella, il sentiero per il bivacco Regondi-Gavazzi resta una sgambata consigliata a camminatori allenati. In discesa si può toccare la Conca di By.
Da Ollomont si prosegue per la strada di fondovalle fino a Glacier (1549 m), dove si parcheggia, e si continua a piedi lungo i segnavia 6. Una carrareccia porta al vecchio sentiero che tocca una baita e poi a sinistra verso l’imbocco del Canalone della Gaula. Lo si risale a tornanti, lasciando a destra una cappella, e sbucando (2030 m, 1.15 ore) in un valloncello erboso che si risale fino a una selletta. Si piega a destra, si sale all’Alpe Les Places (2149 m), e si continua accanto al torrente fino al Piano di Breuil (2216 m, 0.30 ore), in vista della catena del Morion. Superato il pianoro, si raggiunge un sentiero in salita e lo si segue fino al Lago dell’lncliousa (2420 m). Lo si aggira a sinistra, ci si affaccia sul Lago Leitou, e si prosegue fino al bivacco Regondi-Gavazzi (2590 m, 1 ora), affacciato sul Lago Benseya.
La discesa per la stessa via richiede 1.45 ore. Conviene però, dalla selletta a valle del Piano di Breuil, piegare a destra su un sentiero non segnato che traversato il torrente risale alle baite di Balme (2128 m). Si piega a sinistra sulla sterrata (segnavia 5 e del Tour des Combins) verso la Conca di By. A un bivio si prende a sinistra la mulattiera che si abbassa in vista della Casa Farinet, lascia a destra il sentiero per la diga e il bivacco Savoie, entra nel bosco di larici e riporta a Glacier (2.30 ore).
Cosa fare dal bivacco
Escursioni: brevi passeggiate portano al Lago Benseya (2513 m) e al Col Cornet (2354 m). Un itinerario più lungo, in parte su nevai, sale al Col su Mont Gelé (3144 m, 3 ore a/r). Un sentiero a mezza costa e una risalita conducono alla Fenêtre Durand (2805 m, 3 ore a/r), sul confine svizzero, da cui si può salire al panoramico Mont Avril (3307 m, 2.30 ore a/r dal valico).
Trekking: il bivacco si raggiunge con una breve deviazione dal Tour des Combins.
Alpinismo: la via normale del Mont Gelé (3519 m, F) non presenta particolari difficoltà. Nonostante il bell’aspetto, invece, le eleganti guglie del Morion sono costituite da roccia friabile, e non possono attirare gli arrampicatori. Meritano una segnalazione la via normale della Punta Fiorio (3332 m, AD), la traversata del Trident de Faudéry (3384 m, AD) e lo sperone Ovest del Mont Clapier (3437 m, D), la vetta che domina direttamente il bivacco Regondi-Gavazzi.
Scialpinismo: la zona intorno al bivacco è molto interessante per gli appassionati delle pelli di foca. Anche con la montagna innevata le mete migliori sono la Fenêtre Durand (2805 m, MS), che può essere traversata in direzione della Cabane de Chanrion, e il Mont Gelé (3519 m, MSA).
Foto: Attilio Pregnolato
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