Escursione alle cascate del Rutor e al rifugio Deffeyes
Stefano Ardito e Cesare Re descrivono l’itinerario che da La Joux conduce alle Cascate del Rutor e al rifugio Deffeyes nella guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta.
Il vastissimo ghiacciaio del Rutor, il panorama sulla catena del Monte Bianco, i numerosi laghi nei pressi del rifugio e le splendide cascate del Rutor che si incontrano durante la salita sono i motivi di interesse di questo bellissimo e classico itinerario, che attraversa i vari ambienti della montagna, dal bosco ai pascoli e alle pietraie d’alta quota, fino alla morena che inizia poco dopo il rifugio Deffeyes. L’abbondanza dell’acqua è una delle peculiarità di tutta la Valle d’Aosta. Nella Valle del Piccolo San Bernardo, che ospita La Thuile, oltre che lungo questo itinerario, lo si scopre nella conca che ospita i laghi di Bella Comba (o Bellecombe), raggiungibili con una non brevissima deviazione dal sentiero che descriviamo.
Le cascate
Anche se tutte le carte del Rutor sono d’accordo sul numero delle cascate, tre, le cose non sono così semplici quando occorre individuare i vari salti. A parte la prima cascata, vicinissima a La Joux, che non pone problemi, è abbastanza complicato calcolare il numero preciso delle cascate, alcune delle quali si articolano in più salti. La passeggiata fino alla prima cascata, già appagante di per sé, è accessibile anche agli escursionisti più tranquilli.
Il rifugio Deffeyes e gli straordinari panorami
Chi invece vuole salire fino al rifugio Albert Deffeyes, intitolato a un alpinista di Aosta che si è battuto per l’autonomia della Vallée, deve invece affrontare un itinerario più faticoso, che segue però una mulattiera militare ben tracciata. L’arrivo nel pianoro di fronte alla morena del ghiacciaio del Rutor regala un colpo d’occhio che lascia senza fiato. Verso destra si alza il roccioso Grand Assaly, la cima più elegante del massiccio. Alle spalle, compare in tutta la sua imponenza il Monte Bianco. Di fronte, oltre a laghi e laghetti, si distende il ghiacciaio, ancora spettacolare nonostante il notevole regresso degli ultimi decenni. Data la lunghezza della salita da La Joux, per esplorare con calma la zona vale senz’altro la pena di passare una notte al rifugio. Nelle settimane centrali dell’estate è bene prenotare per tempo.
La guida
La descrizione dettagliata dell’itinerario completa di scheda tecnica, mappa e foto è pubblicata nella guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta
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