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Dalla Testa Grigia al Breithorn occidentale

Dalla Testa Grigia al Breithorn occidentale
26 Luglio 2017

Tra gli itinerari della guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta non poteva certo mancare questo classico 4000 delle Alpi: il Breithorn occidentale. Gli autori, Stefano Ardito e Cesare Re, ce lo presentano così.

Il Breithorn occidentale, che precipita sul versante svizzero con una imponente muraglia di ghiaccio e roccia, ha un aspetto più domestico sul versante italiano, in Valtournenche, dove l’accesso ai suoi pendii è facilitato dagli impianti del Plateau Rosà.
Anche per questo motivo, il Breithorn è considerato il più facile tra i “quattromila” delle Alpi. I suoi pendii glaciali, però, presentano crepacci e seracchi. La salita alla vetta richiede quindi attrezzatura alpinistica d’alta quota, con corda, piccozza e ramponi. Inoltre bisogna avere dimestichezza con la progressione su ghiacciaio e in cordata. Per alcuni questa salita può essere il battesimo dei 4000 metri, per altri l’unica, o quasi, esperienza ad alta quota sull’arco alpino. Vastissimo e impressionante il panorama dalla vetta, che include tutto il gruppo del Monte Rosa, il Cervino, la Dent d’Hérens e le lontane vette del Monte Bianco e del Gran Paradiso.

Alpinisti in cordata sul Colle del Breithorn occidentale

I rifugi

Salendo con gli impianti della Testa Grigia, ci si trova improvvisamente a 3480 metri, già proiettati verso l’alta quota. Questo è un vantaggio, ma anche un problema, visto che non c’è possibilità di acclimatamento ed è possibile subire gli effetti del mal di montagna. Può valere la pena, quindi, di dormire una notte nel rifugio del Teodulo o nel rifugio Guide del Cervino, acclimatandosi almeno in parte alla quota.

rifugi della valle d'aosta
L’attuale e spazioso rifugio del Teodulo, di proprietà della sezione di Torino del CAI, sorge nel luogo in cui il valdostano Pierre Antoine Meynet, nel 1852, costruì il primo rifugio della Vallée, sfruttando i resti delle fortificazioni del duca Amedeo II di Savoia (risalenti al 1688) e del rudimentale ricovero utilizzato nel 1792 da Horace-Bénédict de Saussure. Nonostante la presenza degli impianti e delle piste da sci, il panorama dalle finestre del rifugio è straordinario verso il Cervino e le Grandes Murailles.

La guida

La descrizione dettagliata dell’itinerario completa di mappa è pubblicata nella guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta