Trekking Gran Paradiso: da Valnontey al Rifugio Vittorio Sella

Il magnifico panorama sui ripidi pendii del Gran Sertz e sulle montagne della Valnontey e il piccolo ma spettacolare Laghetto del Lauson sono le attrazioni di questo itinerario descritto da Stefano Ardito e Cesare Re nella guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta.
Il rifugio Vittorio Sella
Dedicato al celebre maestro della fotografia di montagna, è una delle mete più suggestive del Parco del Gran Paradiso, sia per il panorama, sia per le ottime probabilità di incontrare animali, soprattutto camosci, stambecchi e marmotte. Di passo in passo, lungo i tornanti della mulattiera reale, l’anfiteatro di vette della Valnontey, che culmina nei 4061 metri del Gran Paradiso, diviene sempre più imponente.
Il rifugio Sella è il punto di partenza per gite, ascensioni e traversate come le salite alpinistiche alla Gran Serra (3552 metri) e alla Punta Rossa della Grivola (3630 metri), l’escursione d’alta quota verso il Col Lauson (3295 metri) o la spettacolare traversata in direzione dei casolari dell’Herbetet e del bivacco Leonessa. Consigliamo senz’altro di passare una notte al rifugio, anche perché gli animali si avvistano più facilmente di sera o al primo mattino.

L’itinerario
Alcune frane hanno modificato il percorso di salita tradizionale, abbandonando per un lungo tratto la monotona mulattiera. Il risultato è un itinerario molto più vario e piacevole del precedente. Dopo essere usciti dal bosco di larici si cammina in zone aperte, di ampio respiro, ancora più panoramiche.
Quote da 1666 a 2656 m
Dislivello 920 m
Tempo 3 ore in salita, 2 ore in discesa
Difficoltà E
Segnaletica 18, Alta Via numero Due
Periodo consigliato da giugno a ottobre
Punto di appoggio Rifugio Vittorio Sella, CAI Biella, 143 posti letto, aperto da giugno a fine settembre, tel. 0165.74310
Cartografia consigliata carta L’Escursionista 1:25.000 n. 10 Valle di Cogne – Gran Paradiso
Quando andare
Se il paesaggio di questo angolo di paradiso affascina in ogni periodo dell’anno, per osservare e fotografare gli animali, soprattutto camosci e stambecchi, si consiglia di evitare luglio e agosto, quando i sentieri della zona sono molto frequentati, e di muoversi nelle prime settimane dell’autunno. In questa stagione, infatti, gli ungulati tendono a scendere di quota per brucare l’ultima erba, prima che arrivi l’inverno. La stessa cosa vale per il periodo del disgelo, quando gli animali scendono a cercare l’erba fresca, mentre in quota c’è ancora la neve.
La guida
La descrizione dettagliata dell’itinerario completa di mappa e foto è pubblicata nella nuova guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta
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