Da Stafal al Rifugio Quintino Sella | escursioni Valle d’Aosta
Questa bellissima gita d’alta quota conduce dalla Valle di Gressoney ai piedi del Monte Rosa, fino alle pendici delle sue cime più alte, proprio a ridosso dei ghiacciai del Castore e del Lyskamm. L’itinerario è descritto da Stefano Ardito e Cesare Re nella guida I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta.
L’itinerario per il Rifugio Quintino Sella è un vero e proprio avvicinamento al punto di partenza per ascensioni e traversate alpinistiche, ma anche di una magnifica escursione a se stante, molto suggestiva, un’ouverture al mondo del Monte Rosa, con le sue rocce scure e i suoi candidi ghiacciai.
La salita, pur facilitata e (soprattutto) abbreviata dalla presenza degli impianti che conducono al Colle della Bettaforca, si svolge in un severo ambiente d’alta quota. Si tratta quindi di un itinerario al confine tra escursionismo e alpinismo che richiede piede fermo e dimestichezza nella progressione su facile terreno roccioso.
Si incontrano tratti aerei attrezzati con funi, ponticelli e pioli e tratti ghiacciati e spesso innevati. Anche in estate è quindi bene avere con sé la piccozza e i ramponi. È opportuno prestare attenzione anche al meteo che cambia rapidamente, con la formazione frequente di nubi e nebbia, soprattutto in piena estate.
I due rifugi (il nuovo e il vecchio), sorgono su un ampio terrazzo detritico, lambito dalle propaggini inferiori del Ghiacciaio di Fèlik. Il rifugio storico, risalente al 1885, viene ancora oggi utilizzato come locale invernale o come appoggio supplementare, quando l’ampio rifugio nuovo è al completo. Entrambi appartengono alla sezione di Biella del CAI e sono dedicati a Quintino Sella, imprenditore, statista, ma soprattutto appassionato alpinista e fondatore del Club Alpino Italiano.
Chi vuole pernottare deve prenotare per tempo, altrimenti rischia di dormire nella vecchia struttura, respirando la storia del Monte Rosa e dei suoi pionieri, o doversi adattare a una sistemazione di fortuna nel nuovo. I “quattromila” del Rosa sono sempre delle mete alla moda.
Dettagli itinerario
Quote da 2680 a 3585 m
Dislivello 900 m
Tempo complessivo 3.15 ore in salita, 2 ore in discesa
Difficoltà E/EE
Segnaletica 9, un tratto non segnato
Periodo consigliato da luglio a settembre
Punti di appoggio Rifugio Quintino Sella, CAI Biella, 142 posti più 30 nel vecchio rifugio, aperto da metà giugno a metà settembre, tel. 0125.366113, 348.8107793, www.rifugioquintinosella.com
Cartografia carta IGC 1:25.000 n. 109 Monte Rosa, …; carta L’Escursionista 1:25.000 n. 8 Monte Rosa, …
Accesso
Da Gressoney-la-Trinité si raggiunge sulla strada di fondovalle la frazione di Stafal (1825 m, 5 km dal capoluogo), dov’è un vasto posteggio. In funivia e poi in seggiovia si sale a un terrazzo poco a monte del Colle della Bettaforca (2680 m), sullo spartiacque tra le valli di Gressoney e di Ayas.
Itinerario
Si inizia a camminare per il largo ed evidente sentiero, indicato dai segnavia gialli numero 9, che traversa sul versante orientale della Punta Bettolina e raggiunge il Passo della Bettolina (2905 m), dal quale ci si affaccia nuovamente sul versante di Ayas.
Il sentiero continua senza difficoltà sul crinale roccioso, poi torna decisamente sul versante di Gressoney e porta al Passo Superiore di Bettolina (3100 m, 1.30 ore), dal quale l’Alta Via scende a sinistra in direzione della Valle d’Ayas e del Piano di Verra Superiore. Poco più in alto del passo (3139 m) si nota una piccola costruzione in muratura. Si tratta del primo rifugio edificato nella zona, oggi adibito a deposito. Il sentiero torna sulla destra, sul versante di Gressoney, e sale ripidamente a mezza costa, superando dei nevai che rimangono sul terreno fino a stagione avanzata. Più avanti il tracciato supera un alto gradino morenico.
Raggiunta la sommità di quest’ultimo si prosegue senza difficoltà su un largo crinale ghiaioso fino all’inizio di una cresta rocciosa (3490 m, 1.15 ore) spettacolare e aerea, che si percorre sul filo o con brevi deviazioni. L’itinerario, attrezzato con grossi cavi e ponticelli, include dei tratti piuttosto esposti. Con la montagna in condizioni estive non ci sono difficoltà, in presenza di neve o ghiaccio occorre fare la massima attenzione.
La salita lungo la cresta si conclude sull’ampia spianata detritica dove sorge il nuovo rifugio Quintino Sella (3585 m, 0.30 ore), affiancato dalla storica costruzione in legno e pietra. Nel magnifico panorama che si ammira dal rifugio spiccano i facili pendii del Castore, e il severo versante meridionale del Lyskamm, una delle cime più famose del massiccio. Verso est, oltre il Lyskamm, si vedono la Punta Parrot e la Pyramide Vincent. In discesa occorrono 2.15 ore dal rifugio all’arrivo degli impianti di risalita.
La guida
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