Skip to main content

Con le ciaspole sul Parco d’Abruzzo per emozionanti avventure sulla neve

Con le ciaspole sul Parco d’Abruzzo per emozionanti avventure sulla neve
13 Febbraio 2017

Oggi vi proponiamo una gita elementare ma lunga, priva di pericoli oggettivi, tra le faggete più belle del Parco Nazionale d’Abruzzo descritta nella guida Le 50 ciaspolate più belle d’Abruzzo. Si tratta dell’itinerario che da Pescasseroli conduce al rifugio di Prato Rosso e a Terraegna. Ecco come gli autori Stefano Ardito e Angelo Monti ci introducono questa bellissima escursione invernale con le ciaspole.

La profonda Val Canala, circondata da meravigliose faggete, separa il massiccio del Monte Marsicano dalla dorsale del Monte Palombo, e offre in tutte le stagioni agli escursionisti uno degli itinerari più belli delle montagne del Parco. Un’ampia strada sterrata, che si può percorrere a piedi, in mountain-bike, con le ciaspole o sugli sci da fondo, conduce da Pescasseroli alla Fonte Canala, e prosegue tra faggi verso la radura sulla quale si affaccia il rifugio di Prato Rosso, che può essere utilizzato contattando in precedenza la Wildlife Adventures di Pescasseroli.

rifugio-prato-rosso-wildlife-adventures

Al bivio di fronte alla costruzione si lasciano a destra i ripidi itinerari verso la Serra del Campitello e Scanno, e si continua in ambiente altrettanto rilassante verso il vastissimo pianoro di Terraegna, dove pascolavano in passato dalla primavera all’autunno migliaia di capi di bestiame. Oggi l’allevamento si è ridotto ai minimi termini, e lo stesso vale per il taglio del bosco che ha costituito per secoli un’altra attività di grande rilevanza economica per i montanari delle valli del Sangro e del Giovenco.
Nei primi anni Ottanta, la mobilitazione di ambientalisti, escursionisti e alpinisti (anche il CAI ha svolto un ruolo importante, insieme al WWF, a Italia Nostra e ai responsabili del Parco Nazionale d’Abruzzo) ha bloccato il progetto di costruire un carosello di skilift nei valloni del Monte Marsicano. Oggi in queste valli integre vivono il cervo e il capriolo, ed è relativamente facile imbattersi nelle tracce dell’orso. La segnaletica è stata migliorata dai recenti interventi del Parco. I segnavia dipinti sui faggi possono essere visti e seguiti anche con innevamento abbondante. Se si dispone di due auto è possibile trasformare l’itinerario in una bella traversata verso il pianoro del Templo (sulla strada della Valle del Giovenco) o in direzione di San Sebastiano.

La descrizione dettagliata dell’itinerario, la mappa del percorso e la scheda tecnica la trovi nella guida Le 50 ciaspolate più belle d’Abruzzo

itinerari ciaspolate Abruzzo