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Monte Santo di Lussari | A piedi nel Friuli Venezia Giulia

05
Mag
L’ultima tappa del “Cammino Celeste” porta in cima al Monte Santo di Lussari. Eugenio Cipriani descrive l’itinerario nella guida A piedi nel Friuli Venezia Giulia.
È lungo 200 chilometri, è stato inaugurato nel 2006 ed ogni anno lo percorrono almeno 500 pellegrini. Si chiama “Cammino Celeste”, parte da Aquileia e, dopo aver toccato un’infinità di luoghi incantevoli e testimonianze storico-artistiche di straordinario interesse attraverso tutto il Friuli, termina sulla cima del Monte Santo di Lussari. È un trekking tecnicamente facile ma non per tutti: bisogna essere allenati e avere fiato.
Descriviamo qui l’ultima tappa, quella che dai pressi di Tarvisio porta al Monte Santo di Lussari.
Tutto nacque a causa di una statuetta di fronte alla quale, narra la leggenda, un giorno un pastore trovò le proprie pecore inginocchiate come in preghiera. La statuetta si trovava in cima a quello che oggi è chiamato appunto il “Monte Santo” di Lussari.
Indubbiamente una statuetta magica, perché oltre a generare “raptus religiosi” negli ovini pare avesse pure la tendenza, una volta trasportata a valle, di scomparire misteriosamente per poi ancor più misteriosamente riapparire sulla cima di un monte. Anzi, di quel monte. Cosicché, alla fine, il Patriarca di Aquileia decise che era il caso di lasciarla lassù, meglio ancora se dentro una cappella.
Quella cappella col tempo si ingrandì, divenne una chiesetta ed attorno ad essa sorsero altre costruzioni al punto che oggi questo luogo è diventato un vero e proprio nucleo abitato. Da lassù si gode una vista spettacolare sia sulle Giulie italiane e slovene che sull’antistante, verso nord, foresta di Hermagor, in Austria.
La gita che suggeriamo è lunga ma facile e, nonostante il dislivello, non eccessivamente faticosa. La presenza degli impianti, inoltre, permette di accorciare il percorso, sia in salita (in tal caso lo si effettua in discesa) che, eventualmente, in discesa onde evitare di affaticare troppo le ginocchia. È una gita che si presta bene anche ad essere percorsa in inverno, magari con le ciaspole.
Scheda tecnica itinerario per il Monte Santo di Lussari
Quote da 820 a 1789 m
Dislivello 1000 m
Tempo 5 ore; 2.45 ore se si scende con gli impianti
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa 613
Periodo consigliato da metà maggio a metà ottobre
Cartografia Tabacco 019 Alpi Giulie Occidentali Tarvisiano
Accesso
Si lascia l’auto al piazzale degli impianti di risalita di Camporosso-Valcanale, frazione di Tarvisio, a 820 metri di quota. Nella parte terminale del parcheggio, cioè quella più vicina alla rotonda stradale, si trova un’indicazione turistica che indica la Malga Lussari-Sentiero del Pellegrino. Sarebbe possibile proseguire ancora con l’auto ma, più avanti, le possibilità di parcheggio sono limitate.
Itinerario
Dove finisce la strada asfaltata vi sono una tabella con le indicazioni del sentiero (Cammino Celeste), una statua e i segnavia 613. Percorsi pochi metri, la mulattiera piega nettamente su se stessa ed attraversa tramite un ponticello il Rio Argento, quindi inizia a salire in diagonale percorrendo così tutta la destra orografica del vallone del Rio Lussari.
Dopo avere oltrepassato una vecchia baita abbandonata a circa 988 metri di quota, la pendenza si accentua. Più avanti un breve tratto pianeggiante in corrispondenza di un crocefisso (1190 m) interrompe la salita che però poi riprende decisa con una serie di piccole svolte. Si passa dinanzi ad alcune stazioni della Via Crucis (1248 m) e ad una cappelletta dalla quale, superata un’ultima serie di tornantini, si sbuca sul pianoro di Malga di Lussari (1573 m, 1.45 ore).
La mulattiera riprende adesso a salire verso destra (ovest) mirando alla vicina insellatura presso il Monte Prasnig (1715 m) e da cui lo sguardo abbraccia tutte le cime che chiudono la Valbruna. Successivamente, con modesta pendenza si attraversano le pendici del Monte Prasnig e del Monte Santo di Lussari che si aggira sul lato occidentale e quindi si raggiunge il piccolo abitato di Lussari (1760 m, 0.45 ore), cresciuto attorno al Santuario. Nei pressi del villaggio sorge anche la stazione a monte degli impianti che partono da Tarvisio. Prima di iniziare la discesa conviene visitare anche la vetta del Monte Santo di Lussari, che si raggiunge risalendo il breve pendio erboso proprio dietro al Santuario. Sulla cima (1789 m, 0.15 ore), si trova una croce e si può godere di un’estesa visuale a 360° sul Tarvisiano e sulla foresta di Hermagor.
Al ritorno si effettua la medesima strada percorsa all’andata (2.15 ore) oppure si usufruisce degli impianti.
Rifugi e punti di appoggio
Rifugio Alpino Monte Lussari (1789 m), privato, 20 posti letto, aperto dal 1° giugno ai primi di ottobre, dal 1° dicembre a Pasqua, tel. 0428.63242, 331.6813180. Rifugio Locanda al Convento (1789 m), privato, 21 posti letto, aperto da giugno a ottobre e da dicembre a Pasqua, tel. 338.1781133, rifugioalconvento. it.
La Guida
L’itinerario completo di mappa e bellissime foto è tratto dalla guida A piedi nel Friuli Venezia Giulia