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Monte Moregallo da Valmadrera | A piedi in Lombardia

08
Giu
Una classica cima del Lecchese, con vie di salita per tutti i gusti: il Moregallo. L’itinerario è tratto dalla guida A piedi in Lombardia a cura di Beno, Giorgio Orsucci e Boris Mosconi.
Il Moregallo è una cima molto nota, apprezzata dagli escursionisti milanesi e brianzoli per la sua conformazione, aspra e rocciosa, e per la varietà delle vie di salita (dalla ferrata alla via escursionistica facile), atte a soddisfare i gusti più diversi. Si propone qui la salita per la via classica, la più facile, disegnata sulla cresta Orientale. Un’escursione per tutti, a patto che non ci si faccia intimorire dalla ripidezza del sentiero nella parte centrale dell’itinerario.
Dalla pianura, esaminando la conformazione del Moregallo, monte slanciato e dai pendii quasi verticali, viene da pensare che la vetta sia stretta, angusta: una volta giunti in cima, invece, si rimane stupiti dall’ampiezza della sommità, e soprattutto da come il pianoro erboso improvvisamente precipiti verso la pianura, a sud, e verso il lago, a nord, in una cascata di pinnacoli rocciosi.
Scheda tecnica itinerario
Quote da 350 a 1276 m
Dislivello 920 m
Tempo 2.15 ore in salita; 1.45 ore in discesa
Difficoltà E
Segnaletica giallo-bianco-rossa
Periodo consigliato da maggio a novembre
Cartografia Kompass 91 Lago di Como-Lago di Lugano; 105 Lecco- Valle Brembana
Accesso
Da Valmadrera (239 m) si seguono Viale Promessi Sposi e Via Preguda per raggiungere Piazza Rossè (350 m), dove si parcheggia.
Itinerario di salita
A piedi si prende il sentiero (frequenti indicazioni per il Sasso di Preguda) che in un primo tratto costeggia i confini di alcune proprietà private, quindi entra nel bosco facendosi un poco più ripido. Il tracciato si presenta molto eterogeneo, fatto di pezzi di mulattiere, di segmenti di strada asfaltata, di sentiero; numerose biforcazioni, tutte ben segnalate.
Superato un bel tratto nel bosco, si giunge alla chiesetta di Sant’Isidoro (647 m, 0.45 ore), costruita a ridosso del Sasso di Preguda, un grosso masso erratico dalla forma piramidale proveniente dalle valli di Sondrio. Il luogo, panoramico e tranquillo quanto di facile accesso, si presta meravigliosamente a una gita di mezza giornata. Degne di nota le pareti rocciose alle spalle della chiesetta, che precipitano verticali nel Lago di Como.
Dopo una sosta, si riprende il sentiero (sempre segnavia 6), che condurrà fino in vetta. Inizialmente esso risale, con buona pendenza, una cresta assolata, quindi, giunto di fronte a un panettone roccioso, si sposta sul versante sud nascondendo la vista del lago. Segue un tratto piuttosto ripido e faticoso, in certi punti un poco esposto, su un fondo calcareo fastidiosamente sdrucciolevole.
Dopo una lunghissima sequenza di tornantini, ripidi e accavallati, si perviene a una bocchetta sulla cresta, da cui si può tornare ad ammirare nuovamente il panorama sul lago. La cima del Moregallo, parzialmente alberata, visibile ora per la prima volta sulla sinistra, richiede un ultimo strappo, nonostante appaia incredibilmente vicina. Si scende prima di qualche metro verso un’altra forcella, quindi si torna a salire lungo una rampa erbosa, al termine della quale appare finalmente la croce di vetta (1276 m, 1.30 ore) e la piccola statua della Madonna.
I panorami dalla vetta
I panorami sono decisamente interessanti. Ma se quelli verso sud sono immediatamente apprezzabili, quelli verso nord sono invece ostacolati dalla singolare copertura boschiva che lambisce la parte settentrionale del pianoro; fortunatamente è sufficiente spostarsi su un poggetto al di là degli alberi per ovviare a questo problema e per avere una visione completa del ramo di Lecco del Lario e dei monti che vi si affacciano. Ottima la vista sui Corni di Canzo, sul Cornizzolo e sul Monte Rai, sul Resegone, sulle Grigne e sul Monte Barro, isolotto verde in quel mare di muri, tetti e strade che è la pianura.
Itinerario di discesa
La discesa è da effettuarsi per lo stesso percorso di salita: prima la discesa ripida e stancante a Sant’Isidoro e al Sasso di Preguda (1.15 ore), quindi quella più comoda e piacevole fino a Piazza Rossè (0.30 ore).
I più esperti, opportunamente documentati, possono effettuare la discesa per una delle numerose altre vie, per poi fare ritorno a Sant’Isidoro con il sentiero (segnavia 5) che taglia a 700 metri di quota tutto il versante meridionale del Moregallo, e da lì a Piazza Rossè.
La guida
L’itinerario completo di mappa e bellissime foto è tratto dalla guida A piedi in Lombardia