Monte di Mezzo 2155 m | Scialpinismo sui Monti della Laga
Scialpinismo sul Monte di Mezzo da Campotosto con l’itinerario di Luca Mazzoleni descritto nella guida Scialpinismo in Appennino Centrale.
Monte di Mezzo: una facile gita d’inizio stagione per chi vuole riprendere confidenza con pelli e sci. Una classica gita dei corsi di scialpinismo.
In una giornata di bufera d’inizio inverno, al ritorno da questa gita, mi è capitato di arrivare sotto una fitta nevicata in vista del Lago di Campotosto e vedere la barchetta di un pescatore che tranquilla e imbiancata dalla neve ne solcava le acque scure, visione tanto inconsueta da chiedermi se fossi sulla sponda di un lago abruzzese o di un fiordo scandinavo.
Località di partenza diga del Rio Fucino 1316 m
Dislivello 840 m
Tempo di salita ore 2,30
Difficoltà Medio Sciatore
Esposizione sud
Cartografia Monti della Laga, CAI Teramo/Selca; Monti della Laga, CAI/S.E.R.
Accesso
Dalla SS 80 L’Aquila-Teramo si prende la SS 577 verso Campotosto e si prosegue verso la diga del Rio Fucino. Appena la si è superata si posteggia nei pressi di un alto muraglione di contenimento.
Salita
S’imbocca la strada sterrata di fianco al muro (lato Campotosto) e la si segue salendo piano nel bel bosco di faggi, oltrepassando un piccolo rifugetto in muratura. Appena prima del rifugio un cartello indica a sinistra il sentiero segnato da bandierine biancorosse che si risale nel bosco e uscendone nell’ampia radura del Coppo.
Si attraversa la radura verso nord, percorrendo il suo ramo destro, rientrando quindi nella faggeta per una traccia che può essere poco visibile con molta neve. (In alternativa dal rifugetto si ignora il sentiero segnato e si tira dritti lungo la comoda pista fino a 1600 m circa dove si esce nella radura del Coppo che si risale sul suo lato destro, per rientrare tra gli alberi sempre lungo la pista estiva. Questa strada è di poco più lunga, ma con condizioni di visibilità scarsa e neve abbondante rende più facile attraversare la radura del Coppo e ritrovare la pista che rientra nel bosco).
Proseguire in diagonale verso nord/est fino a quota 1700 circa, dove la vegetazione termina. Qui piegare a sinistra (nord/ovest) e per prati innevati guadagnare la facile e larga cresta, che si segue arrivando prima sul Peschio Menicone 1955 m (qui sono da notare antiche incisioni graffiate nella tenera arenaria da chi molto prima di noi passava quassù le sue giornate). Sempre lungo il crestone si prosegue per il Colle del Vento, quindi di seguito fino in vetta al Monte di Mezzo 2155 m (piccolo ometto, ore 2,30).
Discesa
Lungo la via di salita.
La guida
L’itinerario proposto è tratto dalla guida Scialpinismo in Appennino Centrale di Luca Mazzoleni.
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