La Valle del Sorbo e la Mola di Formello

La verde Valle del Sorbo, traversata dalle acque del Fosso della Mola (che più a valle prende il nome di Valchetta), si estende tra Formello e Campagnano di Roma, è popolata dal bestiame allevato allo stato brado ed è tutelata come Sito di Interesse Comunitario (SIC).
È uno dei luoghi più visitati del Parco. L’itinerario più comodo per esplorarla è offerto dalla carrareccia che scende sulla sinistra orografica del fiume e porta alla cascata e agli edifici in rovina della Mola di Formello. Attenzione, il ponte in pietra che conduce alla Mola è pericolante, il Valchetta può essere traversato solo sul ponte di legno, o eventualmente al guado.
Accesso
L’itinerario si raggiunge dalla piazza centrale di Formello, nella quale confluiscono Viale Umberto I e Via Roma. Si prosegue per Viale Umberto I, indicata da cartelli per il Sorbo e per l’Agriturismo Le Porcineta. Si sale per Via Belloni, si sbuca su Via Bassanelli, la si segue a destra fino a un bivio dal quale si scende a sinistra per Via Madonna del Sorbo. La strada scende affacciandosi sulla Valle del Sorbo, supera un primo posteggio e una griglia metallica e continua in discesa nel bosco fino a un secondo posteggio (186 m, 2,5 km dal centro) sui pascoli del Sorbo. A sinistra della strada iniziano gli itinerari 1 e 2.
Itinerario
Si segue la carrareccia (segnavia 207C) che lascia a destra un recinto per il bestiame, e scende per i bellissimi prati della Valle del Sorbo.
Il tracciato si avvicina al fiume e si affaccia su un guado utilizzato dagli escursionisti a cavallo o in mountain-bike, e che in estate può essere oltrepassato anche a piedi, togliendosi le scarpe. Si continua sulla sinistra del fiume, poi si lascia a destra (156 m) il ponte in legno traversato dall’itinerario 2. Più avanti il viottolo si avvicina alla Mola di Formello, con il suo edificio in rovina seminascosto dalla vegetazione, e alla bella cascata ai suoi piedi. Il vecchio ponte in pietra che conduce alla Mola è pericolante, e non dev’essere assolutamente superato.
Chi vuole raggiungere la Mola deve risalire al ponte in legno e passare sulla destra orografica. Si continua a scendere sulla sinistra orografica, per il sentiero segnato che si abbassa al livello del fosso, e offre un bel colpo d’occhio all’indietro sulla cascata. Un tratto tra fitta vegetazione, nella valle che diventa più stretta, porta ad aggirare un crinale, e poi ad affacciarsi su un’altra piccola cascata (125 m, 0.45 ore). Il sentiero che sale da qui verso l’antico abitato di Grotte Franca è chiuso e non percorribile. Il ritorno richiede lo stesso tempo dell’andata.
QUOTA da 125 a 186 m
DISLIVELLO 60 m
TEMPO 1.30 ore a/r
DIFFICOLTÀ T/E
Segnavia 207C
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