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Il Sentiero del Tracciolino | A piedi in Lombardia

Il Sentiero del Tracciolino | A piedi in Lombardia
15 Giugno 2020

Il Sentiero del Tracciolino è una delle più spettacolari opere di ingegneria della Valchiavenna. L’itinerario è tratto dalla guida A piedi in Lombardia a cura di Beno, Giorgio Orsucci e Boris Mosconi.

Il Sentiero del Tracciolino è un percorso pianeggiante lungo 14 km aggrappato ai fianchi rocciosi del monte che corre a mezzacosta fra la Val dei Ratti e la Val Codera.

Fu costruito negli anni Trenta del secolo scorso come supporto alla realizzazione del canale sotterraneo che porta l’acqua dalla Val Codera alla diga di Moledana nella Valle dei Ratti. La possibilità di raggiungerne l’estremità meridionale in auto, lo hanno reso uno dei percorsi escursionistici più frequentati della Valchiavenna.

L’itinerario proposto è un anello con partenza da Novate Mezzola e ritorno per Verceia, che porta alla scoperta del tratto più spettacolare del tracciato, adatto a tutti, entusiasmante per i piccoli. Si attraversano decine di gallerie, di cui le più lunghe dispongono di sistema di illuminazione. Merita una sosta il borgo di San Giorgio, raggiungibile soltanto a piedi. Ospita il piccolo ma curatissimo Museo “I Noss Regoord”, dedicato alle tradizioni locali.

Scheda tecnica itinerario

Quote da 200 a 920 m
Dislivello 720 m
Tempo da 3.45 a 5.15 ore
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa
Periodo consigliato da giugno a ottobre
Cartografia Kompass 92 Valchiavenna-Val Bregaglia

Accesso

Superata di poco la località Campo (in comune di Novate Mezzola, 207 m), viaggiando sulla SS36, si lascia l’auto nell’ampio posteggio creato ad uso degli avventori della spiaggia sul Lago di Mezzola, appena al di là del ponte sul Codera (indicazioni per “Lido”).

Itinerario

Riattraversato il ponte, si percorre la strada che, salendo parallela al letto del Codera, conduce all’imbocco del sentiero per San Giorgio.
Intrapresa la salita, il paesaggio si fa ad ogni passo più interessante, con il Lago di Mezzola che si mostra in tutta la sua bellezza e ha come sfondo il Monte Legnone. Numerosi tornanti, sempre più accavallati e scavati nella nuda roccia della montagna, fan guadagnare presto quota.
Quando, aggirato il testone del monte, ci si affaccia all’incassata Val Codera, la pendenza finalmente si riduce e il tracciato comincia a tendere verso sud est, si intuisce di essere quasi arrivati alla meta. Difatti, appena superato in leggera discesa un luminoso boschetto, ci si trova nei verdissimi prati di San Giorgio (748 m, 1.15 ore). Subito colpisce la bellezza della chiesetta e del suo campanile; incredibile la precisione del taglio delle pietre, che rendono affilato e preciso l’aspetto dell’edificio, ma anche quello delle case circostanti.

Il Tracciolino tra gallerie e scorci mozzafiato

Dopo una doverosa sosta in quest’oasi di pace e bellezza, risaliti ripidamente i prati e i boschi alle spalle del paesino, si va ad imboccare il Tracciolino (920 m, 0.30 ore). Verso sinistra il Tracciolino continua fino ad affacciarsi sulla Val Codera, che però viene raggiunta, a causa di una frana, solo grazie al vecchio sentiero.
Le gallerie non si fanno aspettare: pochi passi, già aerei, ed ecco una prima brevissima galleria, quindi un’altra e un’altra ancora. Una corta, una più lunga, una dritta, una a mezzaluna, tutte piacevolmente fresche. Il percorso, interamente assicurato da un esile parapetto, è alla portata di tutti, anche dei bambini. Ad un tratto, al termine di una galleria, il sentiero si fa più largo per far spazio ad una ferrovia a scartamento ridotto. Questa esce da un antro oscuro della montagna per andare ad accompagnare l’escursionista (in realtà, una presenza assai scomoda per i piedi!) nell’ultima e più lunga (340 m) galleria del Tracciolino.

Quindi ci si avvicina alla Valle dei Ratti, che così si chiama non per la presenza di roditori ma probabilmente per le rapide del torrente che la incide.
Qui l’ambiente cambia radicalmente: niente più pareti verticali, niente più gallerie, niente più gole selvagge, il paesaggio è ora quello dolce e boscoso della bassa montagna con i castagni a farla da padroni.
Giunti alla casa dei guardiani della diga della Valle dei Ratti (“Palazzina” su alcune carte, 915 m, 0.45 ore), si può decidere di raggiungere la diga (a 5 minuti proseguendo lungo il Tracciolino) oppure di salire al borgo di Frasnedo seguendo la segnaletica 50 metri oltre la casa (1287 m, 1.30 ore a/r).

La discesa a Verceia si svolge su un piacevole sentiero nel bosco che si distacca dal Tracciolino nei pressi del bivio per Frasnedo; il sentiero scende tagliando più volte la trafficata strada carrozzabile che sale dal fondovalle. Giunti a Verceia (200 m, 0.45 ore) si torna al parcheggio percorrendo la bella ciclabile che si snoda al di là della SS36, lungo le rive del Lago di Mezzola (circa 1,5 km, 0.30 ore).

La guida

L’itinerario completo di mappa e bellissime foto è tratto dalla guida A piedi in Lombardia

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