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Escursione sulle Madonie: il Pizzo Carbonara

20
Mar
L’itinerario al Pizzo Carbonara è sicuramente uno dei più interessanti della guida I 50 sentieri più belli della Sicilia: camminare sulle Madonie, e in questo massiccio in particolare, significa fare un vero e proprio viaggio geologico. Scopriamo perché.
Il massiccio del Pizzo Carbonara, seconda cima della Sicilia con i suoi quasi 2000 metri di altezza, è indubbiamente il cuore del Parco delle Madonie. Se queste montagne vengono chiamate le “Dolomiti Siciliane” devono per gran parte questo soprannome proprio all’aspetto aspro e maestoso del massiccio, anche se pure in altre parti delle Madonie si rileva una grandiosità analoga.
Il massiccio del Carbonara ha una forma a mo’ di panettone, con pareti quasi verticali e versanti scoscesi che dai 1200 metri fin quasi ai 1800 metri circondano i pianori sommitali. Ma l’orografia di questa montagna, costituita in gran parte da calcari mesozoici, ricorda forse ancor di più un’altra importante regione montana a cavallo tra Italia e Slovenia: il Carso.
Percorrere le Madonie, e il Carbonara in particolare, significa fare un viaggio geologico da manuale: doline, inghiottitoi, polje, valli cieche, sono frequentissime, oltre naturalmente alle cavità, che però bisogna saper cercare…
Altro effetto inequivocabile della natura carsica di questi rilievi è lo scorrimento di acque superficiali, scarso o nullo per gran parte dell’anno. Eppure l’apporto idrico delle Madonie alle popolazioni della provincia di Palermo è ingentissimo e si concretizza con le due copiose sorgenti di Scillato, e della Presidiana, a Cefalù, le cui acque sgorgano praticamente al livello del mare.
Ai piedi del Carbonara, a 1600 metri di altezza, si estende il Piano Battaglia, una conca di origine carsica particolarmente ampia. Attorno al pianoro sono sorti nei decenni passati degli impianti sciistici che ne hanno fatto l’unica stazione invernale della Sicilia occidentale.
Purtroppo l’apertura delle piste da sci, la costruzione di nuove case e strade e l’allargamento di quelle già esistenti ha determinato ingenti danni all’ambiente naturale, in particolar modo alla faggeta. Fortunatamente però basta allontanarsi da Piano Battaglia e iniziare la risalita verso la cima per allontanare gli spettri della nostra chiassosa civiltà.
La guida
L’itinerario completo di scheda tecnica, descrizione dettagliata e mappa lo trovi nella guida I 50 sentieri più belli della Sicilia di Carmelo Sgandurra, Eduardo di Trapani e Marilisa Vassallo: