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Da Torno a Como: escursione nel Triangolo Lariano

Da Torno a Como: escursione nel Triangolo Lariano
16 Ottobre 2018

Un’escursione tra i massi erratici sulle rive del Lario. L’itinerario è tratto dalla nuova guida A piedi in Lombardia a cura di Beno, Giorgio Orsucci e Boris Mosconi.

Il tracciato porta da Torno a Como percorrendo la sponda sud-orientale del Lago di Como e si sviluppa nella sua prima parte all’interno del Parco Archeologico dei massi-avello, massi erratici lasciati dai ghiacciai quaternari sulle sponde del Lario, nei quali sono state scavate tombe nel VI secolo. Dopo il paese di Piazzaga, il percorso porta a scoprire, più a sud, i grandi massi erratici a monte di Torno (Pietra Pendula) e di Blevio (Sasso del Lupo e Pietra Nairola). Questi tre massi hanno caratteristiche particolari: la Pietra Pendula è posta sopra il substrato calcareo smussato dagli uomini per conferirgli la caratteristica forma a fungo; il Sasso del Lupo è così chiamato perché forma un antro con la montagna retrostante in cui sembra possa nascondersi un lupo; la Pietra Nairola si protende verso il lago come un proiettile in apparentemente equilibrio precario.

Scheda tecnica itinerario

Quote da 225 a 715 m
Dislivello 490 m
Tempo 5.45 ore
Difficoltà E
Segnaletica rosso-bianco-rossa
Periodo consigliato tutto l’anno
Cartografia Kompass 91 Lago di Como-Lago di Lugano; carta dei sentieri Comunità Montana Triangolo Lariano

Accesso

L’itinerario inizia dal centro di Torno.

Itinerario

Dalla Piazza Enrico Caronti, nel centro di Torno (225 m) lungo la Strada Statale Lariana, si sale, a destra di Via Piave, la scalinata di Via Tridi seguendo le indicazioni per Brunate. Si prosegue quindi lungo una scalinata in porfido seguendo l’indicazione per Molina-Strada Regia. All’incrocio successivo si abbandona la Strada Regia per proseguire a destra lungo un’ulteriore scalinata. Una volta raggiunta la strada asfaltata che sale a destra per Montepiatto, si imbocca a sinistra Via Tridi (segnavia rosso-biancorosso).

Si trovano poi alcune indicazioni con freccia rossa per Piazzaga, che conducono alla Porta di Travaina, testimonianza delle antiche mura di Torno, quindi fuori dall’abitato. Si aprono frattanto le prime viste sul lago. Dopo il ponte su un torrente si svolta a sinistra sul sentiero per Negrenza (0.45 ore). Prima in piano, poi in salita nel bosco si giunge al primo masso-avello, situato a fianco di una vecchia casera. Proseguendo con brevi su e giù si giunge al secondo masso; segue un tratto in salita a tornanti per arrivare al terzo masso, il più grande, su cui è possibile salire grazie a una scaletta. Il sentiero procede parallelo, solo un poco più alto, rispetto a quello appena affrontato, e completa l’anello giungendo in leggera discesa alla mulattiera (0.30 ore) che, a destra, riporta al ponte presso cui è iniziato il percorso archeologico.

Si prende ora a sinistra, in salita, verso Piazzaga, cui si perviene (0.30 ore) dopo un tratto gradinato a tornanti. Alla fine del paese di Piazzaga si imbocca sulla destra una mulattiera che sale ripida nel bosco fino a incrociare una carrareccia, su cui si gira a destra e si seguita in piano. Raggiunto Montepiatto (683 m, 0.30 ore), nei pressi di una croce e una fontana, si attraversa tutto il paese e si seguono le indicazioni a destra per la chiesa: dall’ampio piazzale, con tavoli e sedie, si ammira uno splendido panorama sul Lario (0.15 ore).
Si scende per la scaletta davanti alla chiesa (indicazioni per la Pietra Pendula). Il sentiero si addentra nel bosco e in pochi minuti conduce alla maestosa pietra, situata in una radura. Si prende, a destra della pietra, un sentiero che riconduce alla mulattiera percorsa all’andata, con la quale si fa in breve ritorno a Montepiatto (0.15 ore).

pietra pendula - escursione Torno

Si volta ora a destra in direzione di Brunate, uscendo dal paese su mulattiera e prendendo subito a sinistra al bivio con indicazioni per Brunate. Il tracciato traversa a mezzacosta. Superato un nucleo di case, appare, dietro ad una curva, il Sasso del Lupo (0.30 ore). Proseguendo in saliscendi si giunge presso un altro nucleo di case (0.15 ore), ove si stacca sulla sinistra il tracciato che porta alla Pietra Nairola (a destra si scenderebbe a Blevio). Il sentiero sale ripidamente a tornanti e giunge alla pietra (0.30 ore), situata su un balcone panoramico sporgente sul Lario. Più avanti è un ballatoio da cui si può ammirare la pietra dal basso.
Si ridiscende per il sentiero dell’andata sino al bivio e si svolta a sinistra proseguendo in piano fino al successivo bivio di Monti di Caponaco (0.30 ore), dove si va a sinistra per Brunate. Giunti a Brunate (715 m, 0.30 ore), si sbuca sulla strada asfaltata (Via Nidrino) presso il campo da calcio.
Lo si supera e si gira a destra in Via Parco Nidrino seguendo le indicazioni per il ristorante Falchetto. La strada scende tortuosa tra le abitazioni sino al cancello d’ingresso del ristorante, presso il quale si imbocca sulla sinistra il sentiero che, con pendenza decisa, conduce a Como con numerosi tornanti. Raggiunto il lungolago, si svolta a sinistra e si cammina sino alla stazione di Como Lago FNM (0.45 ore), presso cui è ubicata la fermata dell’autobus della linea Como-Torno-Bellagio, con il quale si fa ritorno a Torno.

La guida

L’itinerario è tratto dalla guida A piedi in Lombardia

escursioni lombardia