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I consigli di Luca Mazzoleni dedicati agli scialpinisti

I consigli di Luca Mazzoleni dedicati agli scialpinisti
22 Novembre 2016

Luca Mazzoleni dedica a voi scialpinisti queste avvertenze nella guida Scialpinismo in Appennino Centrale da leggere con molta attenzione.

Nella guida Scialpinismo in Appennino Centrale. La montagna incantata è specificato solo in casi particolari il periodo consigliato per le gite. Questo perché le condizioni adatte a ciascun itinerario possono verificarsi in qualunque periodo della stagione. Eccetto alcuni itinerari è possibile avere ottime condizioni a gennaio o addirittura dicembre e al contrario avere situazioni disastrose a primavera avanzata.

Sono da valutare caso per caso i bollettini della neve e delle valanghe, meglio ancora integrando le informazioni attingendo ai consigli di esperti del posto (guide, gestori di rifugio, uomini del soccorso alpino, scialpinisti locali, addetti degli impianti di risalita). Solo con un’attenta analisi dei bollettini delle valanghe, della situazione locale, dell’innevamento e della morfologia dei luoghi è possibile stimare quanto un dato itinerario sia o meno esposto a un rischio di valanghe.

Monte-Meta

Le difficoltà indicate con la scala Blanchére sono orientative: esse cambiano con il variare delle condizioni della montagna e la qualità della neve. La necessità di avere nello zaino la piccozza e i ramponi è evidenziata in quelle gite classificate come alpinistiche (MSA, BSA, OSA), il cui itinerario comporta passaggi con difficoltà alpinistiche o pendenze sostenute difficilmente superabili con gli sci ai piedi. Ma accade frequentemente che anche escursioni non classificate come alpinistiche richiedano tali attrezzature, specialmente in condizioni di innevamento non favorevoli e presenza di neve ghiacciata.

Esistono sul mercato attrezzi per tutte le esigenze, di foggia e peso i più disparati; la prudenza non è mai cattiva compagna, anche se appesantisce un pò lo zaino. Personalmente ho sempre nello zaino una corta piccozza e un paio di ramponi. Considero inoltre i coltelli da ghiaccio (rampant) parte integrante dell’indispensabile dotazione di uno scialpinista, al pari di pelli, artva, pala e sonda. Quando sia necessaria anche la corda ciò è specificato nelle note tecniche.

Sono stati inseriti itinerari che, pur non presentando difficoltà tecniche particolari, richiedono esperienza, senso dell’orientamento, abilità e pazienza nel districarsi da tratti boscosi o impervi. Quindi anche gite valutate MS possono risultare impegnative per chi sia un neofita dello scialpinismo. In questi casi viene specificato nella nota descrittiva le difficoltà che s’incontrano lungo il percorso (bosco fitto, difficile orientamento e identificazione della traccia migliore da seguire, ecc.).

Scialpinismo sì, ma con preparazione e prudenza!

La guida

La guida Scialpinismo in Appennino Centrale di Luca Mazzoleni.

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