Scialpinismo in Majella | Monte Rapina da San Nicolao

Scialpinismo sul Monte Rapina in Majella con l’itinerario descritto da Luca Mazzoleni nella guida Scialpinismo in Appennino Centrale.
La gita di scialpinismo sul Monte Rapina si è meritatamente affermata negli anni come una delle classiche della Maiella e dell’intero Appennino; fatto inconsueto per l’Appennino in certe giornate il posto può addirittura risultare affollato. Il versante Nord della montagna si presta particolarmente allo scialpinismo, con pendii aperti e generalmente ben innevati.
Località di partenza: San Nicolao 804 m
Dislivello: 1223 m
Tempo di salita: 3 ore
Difficoltà: Medio Sciatore
Esposizione: nord
Cartografia: Carta Parco Nazionale della Majella, DREAM
Accesso
Dal casello autostradale dell’A25 di Alanno/Scafa si seguono le indicazioni lungo la SS 487 per Caramanico Terme e di qui per la frazione di San Nicolao. Si oltrepassa il paese continuando per la strada che si dirige al Guado di Sant’Antonio, in genere chiusa per neve poco dopo il centro abitato.
Salita
S’inizia a percorrere la strada del Guado tagliandone un paio di curve. Si aggira a sinistra (nord) un dosso (Colle del Lettuccio) e si prosegue verso sud/est per l’ampia china, fino raggiungere la larga cresta nord/nord/ovest del Rapina. Si sale il dolce crestone costeggiando il Valloncello del Prato della Corte e il piccolo rifugio Paolo Barrasso, posto sotto una caratteristica macchia circolare di faggi (locale invernale sempre aperto, ma spesso sommerso dalla neve).
Proseguendo la salita su terreno aperto disseminato di radi pini mughi si arriva sul bordo di una conca. La si attraversa giungendo in breve sulla poco pronunciata cima del Monte Rapina 2027 m (ore 3).
Discesa
Dalla cima scendere attraversando il catino e proseguire a destra (nord) per il Prato della Corte, dove la neve è in genere ottima, ben riparata dall’azione del vento e dal sole; altrimenti percorrere a ritroso la cresta di salita, dove proprio il sole può avere preparato un perfetto firn primaverile anche in pieno inverno.
Scendendo lungo il Prato della Corte si dovrà poi traversare in basso sulla sinistra (ovest) per riprendere la traccia del mattino e ritornare alle auto.
La guida
L’itinerario proposto è tratto dalla guida Scialpinismo in Appennino Centrale di Luca Mazzoleni.
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