La Balza Forata e la Valle dell’Infernaccio | Marche a piedi

balza forata

Le bizzarie della roccia: la Balza Forata e la Valle dell’Infernaccio con l’escursione descritta nella nuova guida MARCHE a piedi di Nicola Pezzotta, Luca Marcantonelli e Stefano Properzi.

La Balza Forata e la Valle dell’Infernaccio da Santa Maria in Val d’Abisso per il Rifugio Corsini

Questo itinerario porta in un ambiente selvaggio, aspro e spettacolare che colpisce l’escursionista per le incredibili formazioni rocciose alternate a torrenti, cascate e boschi. La Valle dell’Infernaccio e la Balza Forata rappresentano i resti di antichi ambienti carsici sotterranei che l’acqua nei millenni ha scavato fino a farli crollare rovinosamente lasciando una valle molto profonda e cavità notevoli. A testimoniarlo vi sono le numerose grotte che si aprono ai lati della Valle dell’Infernaccio, tra cui la Grotta dei Cinque Laghi e la stessa Balza Forata.

In un territorio così suggestivo non potevano certo mancare le leggende. Si narra che il Santuario di Santa Maria in Val d’Abisso – da cui parte l’escursione – sia stato edificato intorno all’XI secolo allo sbocco della stretta vallata dopo l’apparizione di una immagine della Madonna. Questa figura, avvolta da un grandioso fascio di luce, varcò velocemente il Passo della Madonna, attraversò la roccia dopo averla bucata con una pagliuzza, per poi giungere nel luogo dove ora si trova la chiesa. Il buco nella parete rocciosa è proprio la Balza Forata, non a caso chiamata anche “Foro della Madonna”.

Durante la camminata si incontrano altre testimonianze del passato come il Mulinaccio, un mulino con strutture imponenti incastonate nella roccia risalente al XV secolo e abbandonato all’inizio del ‘900. Su uno sperone rioccioso sorge invece il Castello di Mondelacasa, detto “i Muracci”, prima residenza dei Brancaleoni, potenti signori di Piobbico, ridotto purtroppo a rudere.

 

Il percorso è impegnativo e adatto solo a chi non soffre di vertigini e sa muoversi su terreni accidentati. Si sconsiglia di intraprenderlo in presenza di neve, ghiaccio, nei periodi piovosi o durante lo scioglimento delle nevi: in questi casi non si riuscirebbe a guadare in sicurezza i fossi, soprattutto nelle zone più critiche.

Scheda tecnica

Quote da 380 a 1285 m
Dislivello 960 m
Sviluppo 12 km
Tempo 3.30 ore in salita, 2.30 ore in discesa
Difficoltà EE
Segnaletica bianco-rossa 201, 202, bolli rossi, bolli blu, assente in alcuni tratti
Periodo da maggio a novembre, eccetto con neve, ghiaccio o dopo piogge prolungate
Cartografia Monte Nerone, Fondarca, n.14, Monti Editore
Con i bambini non adatto

La Guida MARCHE a piedi

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, foto, mappa e traccia GPX la trovi nella guida MARCHE a piedi di Nicola Pezzotta, Luca Marcantonelli e Stefano Properzi.

escursioni marche a piedi