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Un’escursione al profumo di mare: l’anello del Monte Conero

Un’escursione al profumo di mare: l’anello del Monte Conero
16 Ottobre 2025

Nella guida Marche a piedi gli autori Pezzotta, Marcantonelli e Properzi descrivono anche itinerari che profumano di mare. Vi proponiamo quello per il Monte Conero, uno dei più affascinanti e adatti a chiunque abbia voglia di mettersi in cammino in questo fantastico angolo delle Marche.

I belvedere del Monte Conero per le Grotte romane e la Badia di San Pietro

Il 12 dicembre del 1921 un cacciatore vide scappare una volpe all’interno di una buca. Incuriosito da questa cavità vi tornò scoprendo le Grotte romane, apparentemente perse nell’oblio perché ricoperte da colate detritiche. Queste grotte si inoltrano in modo labirintico nelle viscere del Monte Conero per oltre 150 metri e sono state scavate per ricavare pietra calcarea sin dall’epoca romana. Localmente è chiamata “Grotta degli Schiavi a Monte” perché leggenda vuole che gli schiavi, sfiancati dalla faticosissima estrazione del materiale necessario per la costruzione dei monumenti della città romana di Ancona, si ribellarono e uccisero i loro aguzzini nei meandri più nascosti della grotta.

Il percorso proposto non raggiunge la vetta del Monte Conero in quanto, essendo in una zona militare, è interdetta, ma è comunque di grande soddisfazione perché ci si immerge completamente nella macchia mediterranea caratterizzata da lecci e corbezzoli. Prima di raggiungere il Belvedere Nord e quello del Pian Grande dove ci si riempie gli occhi di azzurro, si tocca la notevole Badia di San Pietro al Conero.

Costruita intorno all’anno 1000, venne abitata dai benedettini fino al 1518, poi fu a lungo contesa tra gonzaghiani e camaldolesi fino all’incendio del 1558 che distrusse parte della struttura. Circa un secolo dopo fu dotata di una nuova facciata barocca e restò attiva fino alle soppressioni del 1860. Dopo l’abbandono, a metà Novecento fu restaurata: la parte del monastero oggi è un elegante albergo, mentre la chiesa ha riacquistato l’antico splendore. Gli interni del XIII secolo, con i capitelli delle navate superiori e della cripta dalle forme e figure più disparate, fanno della Badia, insieme alla Chiesa di Santa Maria di Portonovo, uno degli esempi più importanti di architettura romanica marchigiana.

L’itinerario si sviluppa all’interno del Parco Regionale del Monte Conero ed è completamente segnato. Si presti particolare attenzione alle bici che a volte sfrecciano pericolosamente.

Scheda tecnica itinerario

Quote da 234 a 554 m
Dislivello 480 m
Sviluppo 9 km
Tempo 3.15 ore
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa 307, 306, 305, 301, 301A
Periodo tutto l’anno
Cartografia Parco Regionale del Monte Conero, n. 6, Monti Editore; Parco Regionale del Conero, Ente Parco
Con i bambini adatto ai ragazzi dagli 11 anni in su

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, foto, mappa, traccia gpx è descritto nella guida Marche a piedi