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Il trekking del Grande Anello dei Sibillini descritto da Stefano Ardito

Il trekking del Grande Anello dei Sibillini descritto da Stefano Ardito
14 Marzo 2016

Nella guida Sentieri nel Parco dei Sibillini, l’autore prepara gli escursionisti all’esperienza trekking del Grande Anello dei Sibillini.

Centoventi chilometri di carrarecce e sentieri, divisi in nove tappe, a una quota compresa tra i 560 e i 1794 metri. Sono queste le cifre del Grande Anello dei Sibillini, il trekking promosso e segnalato dal Parco con lo scopo di far conoscere agli escursionisti – spesso molto numerosi tra il Monte Bove, il Monte Sibilla, il Lago di Pilato e il Vettore – anche le pendici del massiccio, dove si concentrano borghi, chiese, santuari e altri luoghi di grande interesse storico.

Mentre le tappe poste a quote più alte, e in particolare quelle intorno al Pian Grande, possono essere percorse anche in piena estate, quelle ad altezza poco più che collinare sono ideali per la primavera e l’autunno. Il percorso, segnalato con cartelli e segnavia di vernice bianco-rossi, non presenta difficoltà. Occorre comunque fare attenzione all’orientamento nei tratti sui prati e nelle zone fangose, e ovunque i segnavia possono non essere sempre ben evidenti.

Fiastra-chiesa-San-Paolo
Naturalmente il Grande Anello può essere percorso anche solo in parte. Chi prevede di seguirlo interamente deve mettere in conto otto o nove giorni di cammino (le tappe da Cupi a Fiastra e da questa a Monastero possono essere agevolmente abbinate). Per rendere comodamente fruibile il Grande Anello, il Parco ha realizzato dei rifugi escursionistici attraverso il recupero di edifici preesistenti.

Al momento in cui scriviamo i rifugi di Cupi, Garulla, Fiastra, Colle, Colle le Cese (il vecchio rifugio CAI Città di Ascoli) e Campi sono completati e agibili, mentre quelli di Monastero e Rubbiano sono ancora in fase di ristrutturazione. Il Grande Anello può essere percorso anche sfruttando le strutture ricettive private (alberghi, pensioni, agriturismi, bed&breakfast) poste nei vari centri.

L’elenco completo delle strutture ricettive può essere consultato sul sito del Parco (www.sibillini.net), o contattando gli uffici turistici e le case del Parco. Sul sito dell’area protetta sono elencate anche le soluzioni alternative consigliate fino al completamento dei rifugi mancanti.