Dolomiti di Cortina a piedi: Monte Paterno (2744 m)
il Sentiero attrezzato delle Forcelle sulle tracce della Grande Guerra
Il lettore avrà notato che il Monte Paterno è il protagonista di ben due itinerari in questa guida mentre le Tre Cime di Lavaredo, universalmente note come simbolo delle Dolomiti, sono le primedonne in un solo itinerario. Ciò potrebbe sembrare strano ma chi conosce quei luoghi sa bene che il Paterno, sebbene meno appariscente delle mitiche tre vele di roccia, è inserito quasi al centro di un intrico di sentieri che inevitabilmente portano alla sua vista o al suo attraversamento. Anche arrivando dalla Val Pusteria, la sua massiccia armonia rapisce l’escursionista ancor prima di giungere alla sfavillante visione delle Tre Cime.
Il Sentiero attrezzato delle Forcelle qui proposto è estremamente spettacolare: gli squarci che si aprono sulle Tre Cime di Lavaredo e sul gruppo dei Rondoi-Baranci nella prima fase, e quelli sul Monte Cengia e sulla Croda dei Toni nella seconda parte, sono impagabili. A partire dalla Forcella Lavaredo, il percorso attraversa tutto il Monte Paterno da ovest a est, superando cenge esposte, camini, gallerie e fortificazioni militari ad una quota media di 2500 metri.
Le vicende belliche della Prima Guerra Mondiale hanno lasciato sentieri straordinari come quelli qui descritti che, al fine di non dimenticare, è bene esplorare passo dopo passo in armonia con tutti i visitatori che li percorrono, affinché la bellezza di questi luoghi non sia mai più profanata dalla brutalità di una guerra. Il primo tratto, quello che conduce alla Forcella del Camoscio, è molto frequentato al punto che il maggior pericolo è rappresentato dall’incrocio in cengia con altri escursionisti. È quindi necessario armarsi di pazienza e rispetto per gli altri frequentatori di questi luoghi. Intraprendendo il Sentiero delle Forcelle, ci si allontana in parte dalla folla che predilige la più impegnativa salita alla cima del Monte Paterno oppure la più verticale discesa al Rifugio Locatelli tramite la Via ferrata De Luca-Innerkofler. La conquista della vetta vera e propria del Paterno, protagonista di straordinarie storie legate alla Grande Guerra (vedi introduzione itinerario 303), viene proposta nella variante.
Trattandosi di un lungo itinerario, un consiglio per affrontarlo senza fretta è quello di lasciare l’auto al Rifugio Auronzo il giorno precedente, arrivare a piedi al Rifugio Lavaredo dove pernottare, e iniziare il tratto attrezzato la mattina al risveglio. Dal punto di vista tecnico, anche se non deve essere sottovalutato per l’impegno fisico richiesto, è classificato facile. Ad ogni modo, essendo un sentiero attrezzato, sono indispensabili allenamento, assenza di vertigini e capacità di muoversi in ambiente semi-alpinistico. Dal punto di vista dell’attrezzatura sono necessari imbrago, kit da ferrata, casco ed è utile una lampada frontale all’interno della galleria.
Scheda tecnica escursione per il Sentiero attrezzato delle Forcelle e il Monte Paterno
Quote da 2229 a 2623 m; da 2229 a 2744 m se si arriva in cima al Monte Paterno
Dislivello 850 m; 1070 m se si arriva in cima al Monte Paterno
Sviluppo 18,5 km; 19,5 km se si arriva in cima al Monte Paterno
Tempo 6.20 ore; 7 ore se si arriva in cima al Monte Paterno
Difficoltà EEA (F); EEA (PD) e passi di II grado se si arriva in cima al Monte Paterno
Segnaletica bianco-rossa 101, bolli rossi, 104
Periodo da giugno a ottobre escluso con neve o ghiaccio
Cartografia Tabacco 010 Dolomiti di Sesto
Con i bambini non adatto
La Guida DOLOMITI DI CORTINA a piedi
L’itinerario completo di descrizione dettagliata, foto, mappa e traccia GPX la trovi nella guida DOLOMITI DI CORTINA a piedi di Andrea Baradel.
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