Le cascate delle Prata e della Volpara
Un incantevole itinerario accompagnati dal suono delle acque descritto da Giuseppe Albrizio nella guida GRAN SASSO-LAGA a piedi.
Nel fitto della selva di faggi e castagni che avvolge questo versante dei Monti della Laga sono numerose le cascate formate dal Rio delle Prata e dal Rio della Volpara, le cui acque si incanalano tutte nel Fosso della Montagna dando origine al Rio Garrafo.

Il territorio del comune di Acquasanta Terme, di cui fa parte la frazione di Umito, punto di partenza dell’itinerario, è ricco di falde acquifere, sorgenti e corsi d’acqua grazie alle impermeabili rocce arenarie e marne di cui è costituita la catena dei Monti della Laga.

All’inizio del percorso una piccola deviazione permette di ammirare un enorme castagno secolare dalla circonferenza di più di 9 metri, chiamato dai locali il “Patriarca dei Patriarchi”. Si continua lungo una comoda strada sterrata, che porta fino a un rifugio, chiuso a chiave, in località Scalelle, dove si trova anche una caratteristica fontana. Da questo punto in poi si sale a mezza costa attraversando fossi secondari guadando alcuni ruscelli (di solito si riesce a farlo senza togliersi le scarpe) e attraversando zone fangose dove è inevitabile sporcarsi.
Interessante è la grotta naturale chiamata in dialetto “Lu Furnitt”: una caverna che ha all’ingresso un bel forno a cupola utilizzato in passato da carbonai e boscaioli per cuocere il pane. L’anfratto, utilizzato come rifugio dai briganti, contrabbandieri e pastori, ha dato riparo anche ai partigiani che, durante la seconda guerra mondiale, hanno contrastato le forze nazi-fasciste dando un grande contributo alla libertà di cui oggi godiamo. Oggi, dopo il restauro a opera dei volontari della Comunanza Agraria di Umito, può essere utilizzato dagli escursionisti come ricovero di emergenza in caso di maltempo.
Il periodo migliore per visitare le cascate è da fine aprile a metà maggio quando, grazie alle piogge primaverili e soprattutto allo scioglimento delle nevi, sono al massimo della portata. Unica nota da tener presente è che per raggiungere la Cascata della Volpara c’è da attraversare qualche guado che in primavera potrebbe essere necessario affrontare scalzi. L’escursione è piacevole anche nelle giornate molto calde dato che l’acqua per rinfrescarsi non manca e si rimane sempre al riparo dal sole grazie alle chiome di faggi secolari che si susseguono senza soluzione di continuità.
Scheda tecnica
Quote da 650 a 1220 m
Dislivello 850 m; 300 m fino alla Cascata delle Prata
Sviluppo 15 km; 6,5 km fino alla Cascata delle Prata
Tempo 3 ore all’andata, 2 ore al ritorno; 1.15 ore all’andata, 1 ora al ritorno per la Cascata delle Prata
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa 314, 314A, 303
Periodo da aprile a novembre eccetto dopo piogge prolungate
Cartografia Monti della Laga, CAI Ascoli Piceno, SELCA
Con i bambini adatto ai ragazzi dagli 11 anni in su fino alla Cascata delle Prata
La guida
L’itinerario completo di descrizione dettagliata, foto, mappa e traccia GPX la trovi nella guida Gran Sasso Laga a piedi di Giuseppe Albrizio.
E se volete fare l’escursione con l’Autore, domenica 18 maggio è nel calendario della Sottosezione di Poggio Bustone del CAI. Eventuali adesioni dovranno pervenire alla Sottosezione entro giovedì 15 maggio.
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