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Un Natale in cammino con la nuova guida Sentieri della fede nel Lazio

Cinzia Nardi Lorenzi del Club2000m ci introduce alla lettura della nuova guida di Giuseppe Albrizio Sentieri della fede nel Lazio con queste parole

La fede è quella predisposizione dell’animo, innata nell’essere umano, che appartiene alla vita, introduce alla ricerca interiore e spirituale e rappresenta il bisogno di essere connessi con la parte più profonda di sé, cercando di spingerci fuori dalla zona comfort del quotidiano verso il nuovo e l’ignoto.

Da quando l’uomo ha saputo cogliere quella fonte di energia e quel punto di catalizzazione in grado di collegarlo al trascendente, si è manifestato il bisogno di erigere luoghi di culto. Da quel sentire iniziale, a mano a mano che nei millenni evolveva tecnologicamente, l’essere umano ha avvertito sempre di più il bisogno di luoghi designati, di immagini, di memorie, insomma di qualcosa di tangibile e fisico per connettersi al divino. Ed ecco che si è dato il via alla costruzione di templi, chiese, monasteri, santuari come centri di preghiera, meditazione e ritiri spirituali secondo religioni e credenze diverse.

Intraprendere un cammino verso i luoghi di culto altro non è che una metafora del proprio percorso di vita, teso da un lato al vivere pratico, dall’altro al ricercare l’essenza spirituale insita in ciascuno di noi, che prescinde da qualsiasi confessione religiosa ma rappresenta il proprio modo di sentire e di aspirare a conoscere il lato più profondo di sé.

In questa guida Giuseppe Albrizio ha voluto condividere la sua vastissima esperienza dell’andar per sentieri, siano quelli impervi di montagna siano quelli dolci e accessibili di collina o di fondovalle, tutti accomunati dall’avere per meta luoghi di profonda spiritualità, che invitano alla meditazione e al silenzio.

L’aver arricchito la pubblicazione con i testi di argomento storico-artistico di Maria Antonietta Lozzi Bonaventura, rende la lettura ancora più gradevole e ricca di spunti per esplorare a piedi i luoghi di arte e fede del Lazio, riconnettendo il percorso di scoperta interiore con il piacere della conoscenza di ciò che circonda.

Cinzia Nardi Lorenzi, Club 2000m

La guida

Scopri i capitoli con tutti gli itinerari completi di descrizioni dettagliate, belle foto, cartine e tracce GPX nella nuova guida Sentieri della fede nel Lazio di Giuseppe Albrizio

La Valle Santa Reatina | Sentieri della fede nel Lazio

Il suggestivo cammino della Valle Santa Reatina è descritto nella nuova guida di Giuseppe Albrizio Sentieri della fede nel Lazio

La corona formata intorno a Rieti da quattro notissimi santuari francescani – Fonte Colombo, Greccio, Poggio Bustone e La Foresta – tutti fondati dallo stesso San Francesco, offre la possibilità di seguire le tracce di un santo rivoluzionario, che visse il Vangelo predicando pace e fratellanza e incarnando un modello di vita che si ribellava alle logiche di potere e di corruzione. Come hanno osservato diversi studiosi, i quattro santuari si dispongono intorno alla conca reatina disegnando idealmente la forma del TAU, simbolo caro alla mistica francescana e segno di pace e redenzione.
Francesco giunse nella Valle Reatina dopo aver lasciato Assisi in cerca di silenzio, armonia e pace interiore. Qui trovò un luogo ideale per la preghiera e la meditazione, immerso in una natura che ancora oggi conserva intatta la sua forza ispiratrice.

Nel cuore del Lazio, la Valle Reatina è una conca alluvionale circondata dai Monti Reatini, dai Monti Sabini e dal gruppo del Terminillo. È attraversata dal Fiume Velino, che alimenta il sistema lacustre dei laghi Lungo e di Ripa Sottile, importante area naturale protetta. Il paesaggio alterna pianure fertili, colline boscose e rilievi offrendo un ambiente ricco di biodiversità e scorci panoramici. Anche i borghi e le contrade che si attraversano infondono pace e serenità.

Questa guida si apre proponendo l’impegnativo trekking della Valle Santa Reatina, ossia un anello in tre tappe estratto dal Cammino di Francesco. L’anello è descritto in senso orario e parte dal centro della città di Rieti che tradizione vuole sia l’Umbilicus Italiae (ombelico d’Italia). Dopo una rapida visita al centro cittadino, racchiuso tra le mura medievali del XIII secolo e le acque limpide del Fiume Velino, il primo santuario che si raggiunge è quello di Fonte Colombo dove, nel 1223, dopo quaranta giorni di digiuno San Francesco dettò a frate Leone la Regola definitiva.
Questa tappa termina presso il Santuario di Greccio; qui Francesco venne nel 1217 e vi eresse un romitorio dove si rifugiò più volte insieme ai suoi seguaci. Nel dicembre 1223, subito dopo il riconoscimento della Regola, approvata il 29 novembre da Papa Onorio III, rievocò la Natività di Gesù Bambino inaugurando il primo presepe vivente che ha reso famoso questo luogo nel mondo come “la nuova Betlemme”.

La seconda tappa conduce al Santuario di Poggio Bustone, “il paese del buon giorno”, così chiamato per il saluto “Buon giorno, buona gente!” che Francesco rivolse agli abitanti del luogo quando nel 1208, lasciata Assisi con i suoi primi frati, arrivò per la prima volta nella Valle Reatina. Qui ebbe inizio la vita comunitaria ma il Santo era ancora attanagliato da dubbi e sensi di colpa. Ritiratosi in preghiera in una grotta solitaria, ossia il Sacro Speco, ebbe la visione che gli confermò il perdono per i peccati commessi in gioventù e predisse la crescita e la diffusione del suo Ordine.

Ultimo luogo sacro toccato dalla terza tappa è il Santuario di Santa Maria della Foresta, immerso nella vallata del Torrente dell’Acqua Marina, circondato da boschi di castagni e querce, noto per essere il luogo in cui il Santo avrebbe iniziato a comporre il Cantico delle Creature.

Questo lungo anello si svolge in gran parte su sentieri, mulattiere, sterrate e strade asfaltate secondarie in modo da permettere al pellegrino e all’escursionista di camminare il meno possibile su strade soggette a traffico veicolare; nonostante ciò qualche tratto su strade ad alta percorenza sarà inevitabile.

Non toccando mai quote elevate, il cammino è praticabile in qualsiasi periodo dell’anno e si può percorrere anche a cavallo o in mountain bike. Le tappe possono essere affrontate in tre giorni consecutivi grazie ai numerosi punti d’appoggio che si trovano lungo il tragitto. In questo caso suggeriamo di assicurarsi che, laddove necessario, il gestore della struttura sia disponibile a svolgere il servizio di accompagnamento dal punto di arrivo della tappa alla struttura e, il giorno dopo, dalla struttura al punto di partenza della tappa successiva. Se si preferisce effettuare le tappe indipendentemente una dall’altra, bisogna organizzarsi con due auto lasciandone una alla base di partenza e l’altra al punto d’arrivo.
Per ulteriori informazioni e orari di apertura dei santuari consultare www.santuarivallesanta.com.

Scheda tecnica cammino della VALLE SANTA REATINA

Quote da 375 a 1024 m
Dislivello +2100 m; -2100
Sviluppo 72 km
Tempo 3 giorni
Difficoltà E
Segnaletica giallo-blu e la lettera Tau del Cammino di Francesco; assente in alcuni tratti
Periodo consigliato tutto l’anno
Cartografia IGM; OpenStreetMap
Con i bambini non adatto

La guida

La descrizione dettagliata delle 3 tappe complete di belle foto, cartine e tracce GPX è nella nuova guida Sentieri della fede nel Lazio di Giuseppe Albrizio