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L’anello di Camaggiore

Fra i panorami alpini del Legnone e gli scorci “mediterranei” dei Ronchi con l’itinerario descritto nella nuova guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi

Anello molto panoramico che si snoda fra le frazioni dei comuni di Dervio e Bellano, sui pendii a nord ovest del Monte Croce di Muggio attraversando ambienti molto vari, dagli alpeggi “alpini” al cospetto del Legnone ai terrazzamenti “mediterranei” dei Ronchi.

Il percorso inizia nel bel centro di Dervio dove vale la pena soffermarsi per esplorare le antiche viuzze. Nonostante oggi mostri il suo aspetto di centro turistico e velico per gli amanti del surf e del kite, con la sponda punteggiata di campeggi, per millenni Dervio ha rivestito un importante ruolo strategico. Lo rivela il castello che, edificato fra il XIII e il XIV secolo, svolgeva una funzione di controllo della Val Varrone, ricca di miniere di ferro oltre che importante via di comunicazione.

Dalla Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta si imbocca la mulattiera che, dopo un primo tratto ombroso nel bosco, procede in ambiente più aperto regalandoci con continuità panorami mozzafiato fra l’imponente mole del Legnone, gli alpeggi e il lago.

Si raggiunge poi il borgo di Camaggiore a ridosso dell’alpeggio omonimo, con spettacolari balconi in particolare in prossimità della Chiesa di San Girolamo (XV-XVI sec). Scendendo si incontra Noceno, piccolo gioiellino in posizione isolata, raggiunto da una strada carrozzabile solo dagli anni ‘70 del Novecento. Si avrà modo di passare all’interno di altri due villaggi non facilmente raggiungibili in auto e ancora intatti, ossia Pendaglio e Verginate.

L’ultima parte del percorso coincide con un tratto del Sentiero del Viandante, che è fra i più belli di tutto il famoso trekking: è quello che attraversa i cosiddetti “Ronchi”, cioè i terrazzamenti con muretti a secco punteggiati da ulivi, con il lago che appare come un’insenatura marina a completare lo scenario mediterraneo.

L’anello è ben segnato e non presenta difficoltà tecniche particolari, tuttavia, il dislivello e lo sviluppo richiedono un buon allenamento. Inoltre è da evitare dopo piogge abbondanti in quanto il tratto che da Camaggiore scende verso Noceno è molto scivoloso.

Scheda tecnica itinerario

Quote da 223 a 1210 m
Dislivello 1200 m
Sviluppo 13 km
Tempo 5.15 ore
Difficoltà EE
Segnaletica arancione del Sentiero del Viandante, bianco-rossa
Periodo tutto l’anno, eccetto con neve o ghiaccio o dopo abbondanti piogge
Cartografia Lago di Como, 1:35.000, Global-Map
Con i bambini adatto ai ragazzi dagli 11 anni in su

E se vi è piaciuta e siete curiosi di provarla, potete fare l’escursione con l’Autore domenica 1 dicembre. Info su https://fb.me/e/2GoEc3Hw7

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, mappa e traccia gpx è nella guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi, disponibile in libreria, su Amazon, negli store online e, naturalmente, su iteredizioni.it!

Da Onno per l’Alpe di Monte (700 m) e la Conca di Crezzo (800 m)

Lungo la Costiera degli Ulivi fra alpeggi e laghetti “in via di estinzione” con l’itinerario descritto nella nuova guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi.

Il percorso proposto ci consente di esplorare la costa orientale del Triangolo Lariano a nord del Moregallo, nota anche come “Costiera degli Ulivi”.

La cultura dell’ulivo ha qui origini molto antiche ed è ancora oggi ben viva con una produzione di oltre 200 quintali annui di olive, utilizzati per produrre un olio assai pregiato. Non a caso Onno, insieme ai borghi di Limonta e Vassena, è parte del comune di Oliveto Lario ed è da questo grazioso villaggio sul lago, ai piedi dell’imponente omonimo Sasso, che inizia il nostro itinerario.

Da qui si sale gradualmente lungo una comoda mulattiera fino al piccolo abitato di San Giorgio, attraversando un paesaggio caratterizzato dagli uliveti che punteggiano i prati appena sopra il lago e dalla meravigliosa presenza delle Grigne che lo dominano.

Belvedere San Giorgio

Da questo punto in poi prendono il sopravvento i boschi e gli alpeggi – in parte in disuso come l’Alpe di Prezzopino o in parte ancora attivi come l’Alpe di Monte e l’Alpe di Piano –, collocati in un magnifico anfiteatro contornato dalle Grigne, dal Resegone, dal Moregallo e dai Corni di Canzo.

Grigne

Si giunge poi alla Conca di Crezzo e al suo laghetto, che costituisce un ambiente umido in un contesto paesaggistico molto suggestivo. A causa della siccità il già piccolo specchio d’acqua sta sempre più evolvendo verso un progressivo impaludamento che determinerà la scomparsa del bacino e la formazione di prati torbosi. Qui cresce una pianta carnivora molto rara, la pinguicula o erba unta. Fate quindi attenzione a non lasciare i panini sul prato! Ovviamente si scherza.. la piccola pianta dai fiori violacei può “digerire” solo piccoli insetti, intrappolandoli con le foglie basali a rosetta. Nella conca si trovano anche specie rare e preziose come la bellissima orchidea Elleborina.

Conca di Crezzo

Scheda tecnica itinerario

Quote da 200 a 930 m
Dislivello 900 m
Sviluppo 11 km
Tempo 4.15 ore
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa 3 e bianco-rossa senza numero
Periodo tutto l’anno
Cartografia Grigne-Resegone, 1:25.000, Geo4Map; Lago di Como, 1:35.000, Global-Map
Con i bambini adatto ai ragazzi dagli 11 anni in su

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, mappa e traccia gpx è nella guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi, disponibile in libreria, su Amazon, negli store online e, naturalmente, su iteredizioni.it!

L’anello dei Monti di Nava

Da Tremezzo per la Bocchetta di Nava un magnifico anello con panorama spettacolare su Bellagio. Ecco l’itinerario descritto nella nuova guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi.

L’itinerario per i Monti di Nava consente di attraversare tutti i tipici ambienti del lago nella loro migliore espressione. Il percorso parte dall’imbarcadero di Tremezzo, incantevole frazione di Tremezzina, in cui si trova la seicentesca Villa Carlotta. Qualora si disponga di tempo, la villa merita senz’altro una visita per scoprire i meravigliosi giardini botanici e il museo che custodisce opere pregevoli.
Interessante anche il Museo del Paesaggio del Lago di Como che ha
sede nella Villa Mainona, a poca distanza dall’imbarcadero. Il museo è ospitato nell’antica residenza della famiglia Mainoni e focalizza l’attenzione sugli aspetti ambientali e culturali del paesaggio lariano con un particolare approfondimento sull’area della Tremezzina. Le sale ospitano una raccolta di antiche stampe, che offrono uno sguardo affascinante sul Lario, e un sistema multimediale che permette di confrontare mappe e immagini storiche con l’attuale assetto del territorio.
Dalla signorile ed elegante Tremezzo si sale in breve alla frazione di Rogaro, piccolo e suggestivo borgo che merita una breve visita perdendosi nelle sue viuzze. Oltrepassato Rogaro si estende la piana omonima, una distesa di prati a conduzione agricola posta in un luogo particolarmente luminoso e panoramico. È stata scelta dal regista George Lucas per girarvi alcune scene di un film della serie Guerre Stellari.
Si procede poi in salita con viste verso i Monti di Nava, tradizionale alpeggio di mezza stagione ancora oggi attivo. Dalla Bocchetta di
Nava
si passa al versante nordorientale, da cui si scende con stretti tornanti e viste mozzafiato sul Centro Lago.

monti di nava

Una breve digressione conduce allo splendido e panoramico terrazzo dove sorge la Chiesa di San Martino (XVI-XVII sec.) per poi ritornare sul sentiero che riconduce a Tremezzo.
L’itinerario non presenta difficoltà tecniche o di orientamento: si tratta di un percorso accessibile a qualunque escursionista mediamente allenato. La discesa, nella sua prima parte, presenta alcuni tratti ripidi e sdrucciolevoli (ma mai esposti), per cui si raccomandano i bastoncini da trekking.

Scheda tecnica itinerario

Quote da 200 a 887 m
Dislivello 900 m
Sviluppo 12 km
Tempo 4.30 ore
Difficoltà E
Segnaletica segnavia bianco-rossi
Periodo consigliato da aprile a ottobre, eccetto con neve o ghiaccio o dopo abbondanti piogge
Cartografia Lago di Como – Lago di Lugano, n. 91, 1:50.000, Kompass; Lario Intelvese, 1:25.000, Ingenia
Con i bambini adatto ai ragazzi dagli 11 anni in su

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, mappa e traccia gpx è nella guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi, disponibile in libreria, su Amazon, negli store online e, naturalmente, su iteredizioni.it!

La Dorsale del Triangolo Lariano

La bellissima traversata di due giorni da Como a Bellagio è descritto nella nuova guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi.

È l’itinerario principale del Triangolo Lariano ed è una delle due varianti del Sentiero Italia in provincia di Como (l’altra è la Via dei Monti Lariani). La partenza dell’itinerario classico è da Brunate, che può essere raggiunta con la funicolare da Como, ma qui proponiamo un trekking di due giorni con partenza da Como e pernottamento al Rifugio Riella (si raccomanda di prenotare con largo anticipo), posto poco sotto la cima del Monte Palanzone.

Il sentiero, lungo 35 chilometri, si mantiene ad un’altitudine media di 1.000 metri, quasi sempre su carrarecce, sterrate e sentieri privi di difficoltà.
L’interesse panoramico del percorso è eccezionale.

dorsale del triangolo lariano

Le viste spaziano a nord sulle Alpi Retiche e Mesolcinesi, a nord est sulle Grigne e le Orobie, dal Legnone al Pizzo dei Tre Signori, a sud sulla Pianura Padana e gli Appennini, infine a ovest sul gruppo del Rosa e del Mischabel fino al Monviso. Durante il percorso non c’è quasi angolo di lago che sfugga alla vista, dal ramo di Como a quello di Lecco e persino all’Alto Lago.

Fino al Monte Boletto i punti di appoggio sono numerosi anche se spesso chiusi nei giorni infrasettimanali. Escursionisti allenati possono comunque effettuare la traversata in un giorno, eventualmente partendo da Brunate anziché da Como.
Arrivati a Bellagio, si può rientrare a Como col battello (o aliscafo) oppure in bus con la linea C30 Como-Bellagio.

dorsale del triangolo lariano

Scheda tecnica itinerario

Quote da 265 a 1275 m; da 680 a 1275 m se si arriva a Brunate in funicolare
Dislivello 1200 m; 800 m se si arriva a Brunate in funicolare
Sviluppo 13 km; 11,4 km se si arriva a Brunate in funicolare
Tempo 5.20 ore; 4 ore se si arriva a Brunate in funicolare
Difficoltà EE; E se si arriva a Brunate in funicolare
Segnaletica bianco-rossa 1 della Dorsale del Triangolo Lariano e del Sentiero dei Faggi
Periodo tutto l’anno
Cartografia Lario Intelvese, 1:25.000, Ingenia; Lago di Como, 1:35.000, Global Map
Con i bambini non adatto

rifugio riella
Il Rifugio Riella

Foto di copertina: vista sul ramo di Como in prossimità del Rifugio Riella ©Mauro Frojo.

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, mappa e traccia gpx è nella guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi, disponibile in libreria, su Amazon, negli store online e, naturalmente, su iteredizioni.it!

Monte Comana sul Sentiero delle Espressioni

Alla scoperta di maschere e sculture sul Sentiero delle Espressioni con l’itinerario descritto nella nuova guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi.

Itinerario molto bello e accessibile a tutti gli escursionisti e particolarmente raccomandato con i bambini.
Si parte dalla località Posa, frazione del comune di Schignano, dove si svolge uno dei più famosi e antichi carnevali d’Italia, in cui si mette in scena l’eterna lotta fra poveri (Brut) e benestanti (Mascarun) con le loro artistiche maschere. La tradizione dell’incisione lignea è ben documentata nel Sentiero delle Espressioni, punteggiato da sculture, spesso ricavate negli alberi, realizzate dagli artisti dell’Associazione “La M.A.SCH.E.R.A di Schignano”.
La stessa Schignano, raggiungibile facilmente in auto, è incantevole e trasmette pienamente l’atmosfera degli antichi paesi di montagna.

L’itinerario si sviluppa in mezzo a faggete, pascoli e ampi prati al cospetto del Sasso Gordona e del Monte Generoso. Giunti in cima al Monte Comana, si apre improvvisamente una meravigliosa vista sul Lario. Tutto il percorso è ricco di elementi di interesse storico ed etnografico: dagli alpeggi alle frazioni in pietra con le nevere, al Roccolo del Messo, adibito anticamente alla cattura degli uccelli lungo la rotta migratoria che passava da qui.

sentiero delle espressioni

Ma un’importante pagina di storia si trova sull’Alpe Nava: in questo punto una targa ricorda il “fedele e ribelle” Don Giovanni Barbareschi che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, con altri due sacerdoti fondò l’Organizzazione Soccorso Cattolica Antifascisti Ricercati (OSCAR) riuscendo a far espatriare centinaia di partigiani. Arrestato, fu torturato dalle SS e poi rilasciato dietro le pressioni della Chiesa. Nel dopoguerra con il Cardinale Martini sarà l’artefice della “cattedra dei non credenti” per promuovere il dialogo fra le culture.

Il sentiero raggiunge le pendici del Sasso Gordona, dalla caratteristica forma piramidale, quasi un piccolo Cervino, dove si trovano le fortificazioni della Linea Cadorna. Con una piccola digressione è possibile raggiungere il Rifugio Prabello, collocato in splendida posizione.

monte comana

Scheda tecnica itinerario

Quote da 840 a 1210 m
Dislivello 676 m; 775 m se si arriva al Rifugio Prabello
Sviluppo 8,5 km; 11,5 km se si arriva al Rifugio Prabello
Tempo 3.30 ore; 4.10 ore se si arriva al Rifugio Prabello
Difficoltà E
Segnaletica gialli con spirale del Sentiero delle Espressioni
Periodo tutto l’anno, eccetto con neve o ghiaccio
Cartografia Lario Intelvese, 1:25.000, Ingenia
Con i bambini adatto ai bambini dai 9 anni in su

La guida

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Monte Moregallo (1276 m), Corno Orientale di Canzo (1239 m)

L’impegnativo anello per il Sasso Preguda è descritto nella nuova guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi.

Impegnativo ma remunerativo sotto tutti i punti di vista, questo anello consente di esplorare il gruppo montuoso dei Corni di Canzo, molto frequentato ed apprezzato dagli escursionisti per la bellezza degli ambienti e dei panorami e per la varietà delle vie di salita che appagano i gusti più diversi.

Il dislivello e lo sviluppo, nonché alcuni tratti esposti attrezzati con catene, ne fanno comunque un itinerario riservato ad escursionisti esperti. La consolidata frequentazione dell’area è ben riflessa nella segnaletica definita e manutenuta ormai dagli anni ‘70 del secolo scorso da associazioni locali quali l’Organizzazione Sportiva Alpinistica (OSA) e la Società Escursionisti Valmadreresi (SEV); negli ultimi anni a questa segnaletica si è affiancata quella del CAI.

I Corni di Canzo si suddividono in tre cime – occidentale, centrale e orientale – che gli conferiscono l’iconico profilo distinguibile da quasi ogni punto del Lario. Ad est il gruppo è delimitato dal Monte Moregallo, una montagna aspra e rocciosa, che richiede passo fermo, assenza di vertigini ed esperienza.

L’itinerario inizia da Valmadrera e raggiunge il Sasso Preguda attraverso una variante di salita che combina il Sentiero Paolo-Eliana, dedicato ai due alpinisti, assidui frequentatori di queste montagne, scomparsi nel 1990 in Patagonia, e il Sentiero Elvezio, intitolato al pioniere dell’alpinismo locale, caduto sulla Torre Trieste nell’agosto del 1958. Si tratta di un percorso tecnicamente più impegnativo rispetto alla classica salita lungo il sentiero segnavia numero 6 per la presenza di qualche tratto esposto ed attrezzato, ma molto suggestivo e panoramico.

Il Sasso Preguda, su cui si appoggia la Cappella di Sant’Isidoro, è un enorme masso erratico a forma di prisma a quattro facce, lungo circa sei metri, largo tre e alto sette per un volume di oltre cento metri cubi di granito. Dal prato antistante si gode una vista spettacolare sul ramo di Lecco e i laghi briantei.

Giunti in cima al Moregallo, la discesa lungo la cresta sud ovest avviene affrontando un ripido e lungo passaggio attrezzato, superato il quale raggiungeremo la Bocchetta di Moregge con un sentiero che taglia un po’ più in basso rispetto alla parte rimanente e più impegnativa della cresta ovest. Dal Rifugio SEV, in ottima posizione panoramica, si sale sul Corno Orientale, il più accessibile, per scendere poi costeggiando la Riserva naturale del Sasso Malascarpa, una delle zone di maggiore interesse geologico della Lombardia, con numerosi fossili che testimoniano l’antica origine marina dell’area.

Giungeremo infine a San Tomaso, panoramico villaggio che sorge su un terrazzo naturale sul bacino di Lecco, notevole soprattutto in primavera quando è possibile assistere alla spettacolare fioritura dei mandorli.

Scheda tecnica itinerario

Quote da 290 a 1276 m
Dislivello 1400 m
Sviluppo 11 km
Tempo 6.15 ore
Difficoltà EE, passaggi attrezzati di I e II grado su roccia
Segnaletica bianco-rossa e giallobianco-rossa 6 OSA, 5 OSA, Paolo-Eliana SEV, Elvezio SEV, OSA 7, OSA 4, 3 OSA
Periodo da aprile a ottobre
Cartografia Grigne-Resegone, 1:25.000, Geo4Map
Con i bambini non adatto

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, mappa e traccia gpx è nella guida A piedi intorno al Lago di Como di Massimo Lozzi, disponibile in libreria, su Amazon, negli store online e, naturalmente, su iteredizioni.it!

Esce la nuova guida “A piedi intorno al Lago di Como

Uno strumento per esplorare il territorio dove Leonardo da Vinci riferì di avervi visto “cose fantastiche”

Il Lago di Como, grazie alla sua peculiare collocazione geografica e alla sua bellezza naturale, arricchita da venticinque secoli di storia, civiltà, lavoro, arte e cultura, rappresenta un luogo unico al mondo. Questa guida è l’ideale compagna di viaggio alla scoperta di un territorio che ad ogni passo regala panorami emozionanti e sconfinati: l’imponente catena delle Alpi, dal Monviso al Monte Rosa fino alle Alpi Orobie fa da sfondo ai paesaggi lacustri lungo gli itinerari scelti dall’autore.

Il Lario, con la sua forma ad Y rovesciata, è il terzo per estensione fra i laghi italiani e il primo per lunghezza di perimetro. Gli oltre 160 chilometri di costa offrono all’escursionista angoli suggestivi, molti ancora da scoprire: le rive con le magnifiche ville e i pittoreschi borghi di pescatori e, più in alto, i paesi in pietra, i minuscoli villaggi di media montagna fino agli alpeggi e alle solitarie vette. Salendo di quota si torna in un tempo remoto che sembra scorrere più lentamente, permettendo a ciascuno di ritrovare una dimensione di pace e riflessione.

Da tutti noi non resta che augurarvi buon a piedi sui sentieri del Lago di Como!

a piedi lago di como

I 45 itinerari proposti dall’autore, suddivisi in tre capitoli che rispecchiano la tradizionale suddivisione geografica – la Sponda Occidentale (o comasca), il Triangolo Lariano, la Sponda Orientale (o lecchese) e le Grignesi snodano lungo i versanti montani di tutto il Lago di Como. Sono percorsi di diversa difficoltà e lunghezza, scelti per il loro interesse escursionistico e paesaggistico, verificati con attenzione, descritti con cura e precisione.

Infine, “a piedi” non si riferisce solo alla modalità con cui percorriamo i sentieri, ma anche alla possibilità di raggiungerli senza auto. Qui l’autore ha volutamente privilegiato percorsi con punti di partenza facilmente accessibili anche con i mezzi pubblici descrivendoli, quando possibile, a partire dagli imbarcaderi o dalle fermate degli autobus o dalle stazioni ferroviarie.

monte grona lago di como

La guida

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