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Mese: Aprile 2022

Lago Vivo (1591 m) | PNALM | Abruzzo a piedi

Da Barrea al Lago Vivo con un magnifico anello perfetto da percorrere in primavera. L’itinerario è descritto nella guida Abruzzo a piedi di Giuseppe Albrizio.

Itinerario a piedi dlla Sorgente Sambuco per la Valle Resione

Il Lago Vivo è uno dei luoghi più affascinanti del Parco Nazionale d’Abruzzo: è un piccolo specchio d’acqua, adagiato in una conca erbosa tra i pascoli e la faggeta e che varia di dimensione a seconda delle stagioni, delle precipitazioni e del disgelo dei nevai, per questo è chiamato “Vivo”.

lago vivo
Nelle sue acque (se non è in secca!) si specchiano i monti più alti dell’area protetta: il Monte Iamiccio, il Monte Petroso, il Monte Altare. È una meta molto frequentata sia per la bellezza del paesaggio sia perché l’itinerario non presenta difficoltà.

lago vivo

Nelle vicinanze si trova una vera meraviglia della natura: si tratta della fatata Grotta dello Schievo, all’interno della quale, allo scioglimento delle nevi o durante le stagioni ricche di precipitazioni, scaturisce una cascata assordante che forma un laghetto, spesso asciutto in estate. Purtroppo, nonostante il percorso per arrivarci sia ben segnato, non rientra tra i sentieri ufficiali del Parco e di conseguenza si è passibili di multa. Per questo motivo descriviamo un giro ad anello che segue, al ritorno, il sentiero K3 aggirando sulla sinistra la grotta.

lago vivo

Scheda tecnica itinerario per il Lago Vivo

Quote da 1141 a 1690 m
Dislivello 450 m per il Lago Vivo; 600 m l’anello
Sviluppo 9 km per il Lago Vivo; 14 km per l’anello
Tempo 2 ore in salita, 1.30 ore in discesa per il Lago Vivo; 5.30 ore l’anello
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa K6, K4, K5, K3
Periodo da maggio a ottobre
Cartografia Parco d’Abruzzo, foglio Sud 12 Iter Edizioni
Con i bambini adatto ai ragazzi dagli 11 anni in su; i bambini dai 9 anni possono arrivare fino al Lago Vivo e tornare per il percorso di salita

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, foto, mappa e traccia GPX la trovi nella guida Abruzzo a piedi di Giuseppe Albrizio.

guida escursioni in abruzzo

La Cascata dell’Acquacheta | Emilia Romagna a piedi

Un contrappunto di emozioni: ascoltare lo scroscio della cascata cantata da Dante, incontrare volpi, cervi e caprioli, immergersi nella natura del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. L’itinerario è descritto da Riccardo Raggi nella guida Emilia Romagna a piedi.

La Cascata dell’Acquacheta da San Benedetto in Alpe, sulle tracce di Dante Alighieri

Questa escursione offre degli spunti letterari: permette infatti di ammirare, sia dall’alto, dal cosiddetto “Letto di Dante” (un sasso a sbalzo sulla valle sottostante), sia frontalmente, la famosa Cascata dell’Acquacheta descritta da Dante nel XVI Canto dell’Inferno della Divina Commedia.

Si attraversano ambienti molto diversi tra loro, dai boschi misti di latifoglie (faggi, aceri montani, carpini neri e maggiociondoli con i loro fiori penduli) a prato-pascoli dove è facile incontrare mucche al pascolo o animali selvatici come cervi e caprioli intenti a brucare. Non mancano certo i predatori: il lupo è ospite fisso della zona, come anche volpi e faine. Inoltre sono numerosi i rapaci che sorvolano le praterie in cerca di prede.

Ma in questo itinerario è l’acqua l’elemento protagonista con il salto della Cascata dell’Acquacheta di oltre 90 metri, chiamato “la Caduta”, la Cascata Piccola del Làvane che si getta in una piscina naturale di acqua cristallina, dove è possibile fare anche il bagno, e il Torrente Acquacheta, che offre delle pozze lungo il suo percorso fino al paese di San Benedetto in Alpe dove potersi immergere e rinfrescare.

Il Bivacco Cà del Rospo (sempre aperto) e il Molino dei Romiti (non visitabile) permettono agli escursionisti una piacevole sosta grazie a tavoli e sedili in pietra arenaria posti nei pressi. Nella seconda parte dell’anello si percorre il Sentiero Natura (segnavia 407) allestito con pannelli didattici che permettono di conoscere le particolarità dell’ambiente.

Si tratta di un itinerario per tutti, ben segnato: presenta solo un tratto iniziale con una ripida pendenza che può risultare difficoltoso con fondo bagnato.

Scheda tecnica itinerario per la Cascata dell’Acquacheta

Quote da 503 a 986 m
Dislivello 560 m
Sviluppo 12,3 km
Tempo 4.45 ore
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa 409, 407 (Sentiero Natura), AVP (Alta Via dei Parchi)
Periodo tutto l’anno, eccetto con neve o ghiaccio
Cartografia Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, n. 20, Monti Editore; Parco Nazionale Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A
Con i bambini adatto ai ragazzi dagli 11 anni in su

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, foto, mappa e traccia GPX la trovi nella guida Emilia Romagna a piedi di Daniele Canossini.

escursioni in Emilia Romagna

Da Ceselli a Vallo di Nera | Umbria a piedi

A piedi lungo il Fiume Nera alla scoperta dei caratteristici borghi umbri. L’itinerario è descritto nella guida UMBRIA a piedi di Nicola Pezzotta, Luca Marcantonelli e Stefano Properzi, con la collaborazione di Giuseppe Albrizio.

L’itinerario qui proposto, accessibile a tutti, si sviluppa per lo più lungo una sponda del Fiume Nera. Le atmosfere fluviali fanno da sfondo agli affascinanti paesini arroccati su piccoli colli o costruiti lungo i pendii dei monti circostanti. In quasi 13 chilometri si toccano gli abitati di Ceselli, Scheggino, Sant’Anatolia di Narco, Castel San Felice e Vallo di Nera

Una piena immersione nell’Umbria più autentica

Passeggiare tra i vicoli dei borghi fa venire voglia di cambiare vita, di abitare e vivere in una dimensione più piccola, autentica. Di pregio le chiese che si incontrano sia nei centri storici che lungo la via. L’Abbazia dei Santi Felice e Mauro a Castel San Felice e la Chiesa di Santa Maria Assunta a Vallo di Nera, entrambe del XII secolo, sono le testimonianze più importanti di un territorio tutto da scoprire.

L’itinerario, molto evidente e ben segnalato, coincide con tratti della Greenway del Nera, della Via di Francesco e della Ciclovia del Nera. Attenzione: a breve la Sezione di Spoleto del CAI installerà la nuova segnaletica verticale che tiene conto della nuova numerazione dei sentieri. In particolare i segnavia 506, 540 e 520 andranno a sostituire rispettivamente i vecchi segnavia 2, 16 e 12.

sentieri Valnerina

Scheda tecnica

Quote da 270 a 450 m
Dislivello 300 m in salita, 200 m in discesa
Sviluppo 12,8 km
Tempo 4.50 ore (comprese le deviazioni)
Difficoltà E
Segnaletica bianco-rossa 506 (Sentiero Pio IX), CF, 540, 512 (Strada delle Ferriere), 520, verdeazzurra 4, 5, 6A GWN (Greenway del Nera), marrone (Ciclovia del Nera), giallo-blu (Via di Francesco)
Periodo consigliato tutto l’anno
Cartografia Monti di Spoleto e della Media Valnerina, CAI Spoleto, SER
Con i bambini adatto ai bambini dai 7 anni in su. I bambini dai 5 ai 6 anni possono arrivare fino a Scheggino

La guida

L’itinerario completo di foto, mappadescrizione dettagliata è nella guida Umbria a piedi di Nicola Pezzotta, Luca Marcantonelli e Stefano Properzi, con la collaborazione di Giuseppe Albrizio.

guida escursioni in Umbria

 

Sulla Pietra di Bismantova | Emilia Romagna a piedi

A piedi sulla Pietra di Bismantova: tra sacro e profano nel cuore dell’Appennino reggiano. L’itinerario è descritto nella guida Emilia Romagna a piedi di Daniele Canossini.

Ecco il monte più noto della regione, affollato in tutte le stagioni e per i motivi più disparati.

Il “sacro” del sottotitolo è chiaro: l’Eremo di Bismantova e il celebre quadro del XV secolo con la rarissima Madonna del latte sono meta di devozione e pellegrinaggi da secoli. I progenitori Liguri, Villanoviani o Etruschi consideravano sacro tutto il grande monte che, piatto e con le pareti a picco, pare un grande altare o una fortezza imprendibile.

Venendo al “profano”, Dante citò la Pietra nel Purgatorio: “(…) montasi su in Bismantova e ’n Cacume / con esso i piè, ma qui convien ch’uom voli”. Molto prima del passaggio di Dante, fu roccaforte dei Liguri contro i Romani, dei Bizantini contro i Longobardi, e per secoli vi fu un castello in gran parte crollato a causa della grande frana di Fontanacornia nel XVII secolo.

Dai primi anni del XX secolo l’alpinismo e l’arrampicata hanno scritto pagine che hanno reso nota la Pietra in tutta Italia e oltre. Dal 2001 il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano ne cura gli aspetti naturalistici e storici in chiave di turismo sostenibile. Il grande pianoro poggia su una base di calcarenite della formazione epiligure detta “di Bismantova”. Di grande interesse è il sito archeologico di Campo Pianelli, alla base nord est della Pietra. I reperti dall’eneolitico a tutte le fasi dell’età del Bronzo,
fino agli Etruschi, sono custoditi nei musei civici di Reggio Emilia.

L’itinerario parte volutamente dalla Pieve di Castelnovo e non dall’affollato parcheggio di Piazzale Dante ai piedi dell’eremo. L’escursione gira attorno alle alte pareti verticali, ne sale e ne scende la vasta sommità su percorsi panoramici, facili e di grande suggestione in ogni stagione.

Pietra di Bismantova

Scheda tecnica itinerario per la Pietra di Bismantova

Quote da 715 a 1041 m
Dislivello 450 m
Sviluppo 7,5 km
Tempo 3.30 ore
Difficoltà T/E
Segnaletica bianco-rossa 697A, 697, SSP (Sentiero Spallanzani), assente in alcuni tratti
Periodo tutto l’anno, da evitare con neve o ghiaccio
Cartografia Appennino Reggiano, carta 2, Geomedia
Con i bambini adatto ai bambini dai 7 anni in su

La guida

L’itinerario completo di descrizione dettagliata, foto, mappa e traccia GPX la trovi nella guida Emilia Romagna a piedi di Daniele Canossini.

escursioni in Emilia Romagna