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Mese: Dicembre 2015

Terminillo e Monti del Cicolano: itinerari per ciaspole, ramponi e sci da fondo

Stefano Ardito ci descrive dei fantastici itinerari sul Terminillo con ciaspole, piccozza e ramponi e sci da fondo nella guida Appennino Bianco vol. 1.

“Su Rieti, e sull’orizzonte di Roma, si affaccia una piccola grande montagna. Antico cippo di confine tra lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli, attrezzato negli anni Trenta per lo sci grazie all’intervento di Benito Mussolini, il Terminillo ospita ancora oggi la stazione sciistica più importante del Lazio.
Primo a riconoscere il fascino invernale del Terminillo, nel 1882, è stato Enrico Abbate, segretario del CAI Roma e autore di ottime guide delle nostre montagne, che ha scritto di una montagna “imponente e con creste scoscese”, capace d’inverno di ricordare le emozioni di “una difficile salita alpina”.
La comodità dell’accesso e la quota elevata del punto di partenza (l’ottimo rifugio Sebastiani, a soli 400 metri di dislivello dalla cima) fanno sì che oggi, da novembre a maggio, molte e centinaia di alpinisti provenienti dal Lazio, dall’Abruzzo e dall’Umbria, affrontino il Canalone Centrale, la via Chiaretti-Pietrostefani e gli altri itinerari della zona, che possono essere percorsi anche in condizioni tutt’altro che ideali del tempo.

Meritano di essere più conosciute, invece, le vie di neve e ghiaccio del Monte Elefante e i difficili itinerari di misto del Terminillo vero e proprio, che Maurizio Sola, gestore del rifugio Sebastiani, attrezza e rende più sicuri da anni. Il rifugio, a due passi dalla Sella di Leonessa e da tutte queste vie alpinistiche, potrebbe diventare una scuola di montagna aperta tutto l’anno. Intorno al Terminillo, invece, si continua a pensare solo a nuovi impianti di risalita.
I ripidi pendii della “montagna di Roma” non hanno molto da offrire agli escursionisti con gli sci da fondo o le ciàspole. Oltre la via Salaria e le Gole del Velino, invece, il massiccio del Nuria e del Nurietta, alla base del quale sono i laghi di Rascino e Cornino, è un’ottima mèta per chi ama il volto facile ma solitario dell’Appennino invernale.

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Le strade e gli impianti di risalita

Il Terminillo si raggiunge da Rieti per la strada che sale a Pian de’ Valli, a Campoforogna e al rifugio Sebastiani, e scende a nord in direzione di Leonessa. D’inverno questo tracciato è però chiuso tra il rifugio e Fontenova, base per belle gite di scialpinismo. Itinerari più lunghi iniziano dai centri, come Micigliano, Sigillo, lungo la Via Salaria che aggira a oriente il massiccio, o dai borghi affacciati sulla conca reatina come Poggio Bustone e Cantalice.
Il massiccio del Nuria, cuore dei Monti del Cicolano, può essere invece raggiunto da Antrodoco e Borgo Velino, sulla Salaria, o dal valico di Sella di Corno tra Antrodoco e L’Aquila. La strada asfaltata che conduce verso il Lago di Rascino si raggiunge da Fiamignano o Tornimparte, e non viene spazzata d’inverno. Lo stesso vale per quella che sale da Borgo Velino al Piano della Rocca, base per il Monte Nuria. Gli impianti di risalita del Terminillo (0746.261129) e di Campo Stella (0746.920019, 0746.923380, biglietteria 0746.261715) non sono utili per escursionisti e alpinisti.”

Scopri il Parco Nazionale d’Abruzzo con 28 divertenti itinerari di scialpinismo

28 straordinarie escursioni con le pelli al Monte Genzana, Monte Rognone, Monte Marsicano, Monte Godi, Monte Meta, Monte Cavallo: ecco solo alcune delle cime dei Monti Marsicani e del Parco Nazionale d’Abruzzo descritti da Luca Mazzoleni nella sua guida Scialpinismo in Appennino Centrale. La montagna incantata.

Queste dolci montagne, anche se di quota modesta, offrono allo scialpinista tante divertenti gite. Con fantasia ed entusiasmo è facile individuare molti itinerari, alcuni semplici e altri più impegnativi, con lunghe traversate da valle a valle e salite a cime attraenti e panoramiche.


I folti boschi che sono caratteristici della zona si lasciano spesso percorrere dallo sciatore senza intralciarne fatalmente il cammino, mentre le valli e i pendii in quota si offrono invitanti al ricamo dei suoi sci. A ciò si aggiunge il fascino del più antico dei parchi dell’Appennino Centrale, dove la natura da decenni è protetta e si ha la possibilità di incontrare animali selvatici altrove purtroppo scomparsi e attraversare ambienti naturali splendidamente intatti. Va da sé la raccomandazione di contenere al minimo ogni possibile disturbo alla preziosa fauna che si dovesse incontrare durante le gite. In determinati periodi dell’anno e in alcune zone sono in vigore limiti all’accesso degli escursionisti ai fini della salvaguardia della fauna selvatica protetta. Informazioni sul Parco presso la sede di Pescasseroli (AQ), ufficio operativo via Santa Lucia tel. 0863.912132-91131. Servizio Sorveglianza tel. 0863.9113241.

La guida

La guida Scialpinismo in Appennino Centrale di Luca Mazzoleni.

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I 17 itinerari più belli sui Sibillini per escursioni con ciaspole, ramponi e sci da fondo

Stefano Ardito ci invita a esplorare anche d’inverno i Monti Sibillini con ciaspole, piccozza e ramponi e sci da fondo ai piedi seguendo i suoi itinerari descritti nella guida Appennino Bianco vol. 1.
“La sfilata dei grandi massicci dell’Appennino inizia tra l’Umbria e le Marche, con una straordinaria catena frequentata in ogni momento dell’anno. Spettacolari e selvaggi, protetti da un Parco nazionale, i Sibillini devono la loro fama alle leggende e ai misteri che avvolgono da secoli il Lago di Pilato e la grotta della Sibilla.
Gli appassionati di natura possono scoprire il volo dell’aquila, fotografare le stelle alpine, avvistare il camoscio che è stato reintrodotto sul Monte Bove. Le tracce della storia dell’uomo sono presenti anche a quote elevate. Il fascino dei Monti della Sibilla, però, non sarebbe lo stesso se le leggende, i fiori, i casali di pietra e i camosci non avessero per sfondo uno dei massicci più severi dell’Appennino.
Il primo a scoprire il fascino di queste montagne d’inverno è stato Damiano Marinelli, alpinista di Ariccia destinato a perire sulla parete Est del Monte Rosa. Fu lui, nel 1876, a effettuare con due guide locali le prime salite invernali della Cima del Redentore e del Vettore, le cime più elevate della catena.
Oggi, quando la montagna è innevata, le creste intorno al Lago di Pilato, gli scivoli della Cima del Lago e dell’Argentella, il versante orientale del Vettore e il Monte Bove sono appannaggio di alpinisti con piccozza e ramponi. Il Monte Sibilla, il Monte Priora, il Pizzo Berro e i ripidi canali della Cima del Redentore, oltre a sua maestà il Vettore, sono invece frequentati soprattutto dagli appassionati di scialpinismo.
I pendii ripidi, il rischio di valanghe, le creste affilate e spesso orlate da cornici fanno sì che gli escursionisti con le racchette da neve o gli sci da fondo possano sbizzarrirsi sui pianori al margine del massiccio, in alcune valli al riparo delle slavine, e sulle vette (minori sia per quota sia per forme) dei settori occidentale e meridionale della catena. Attenzione, tecniche e abbigliamento adeguati, rispetto sono necessari ovunque.

Le strade e gli impianti di risalita
I Sibillini remoti si raggiungono da ovest da Norcia, Visso e dalla statale 209 della Valnerina, da nord da Sarnano, da Fiastra e da altri piccoli centri in provincia di Macerata, da est dalla Via Salaria, da Amandola e dai suggestivi abitati di Montefortino, Montemonaco e Montegallo, tutti in territorio ascolano.
Quasi tutte le strade restano aperte e percorribili d’inverno. Con innevamento abbondante, però, non viene aperto dagli spazzaneve il tracciato che sale da Castelluccio a Forca di Presta, che dev’essere quindi raggiunta dal versante di Arquata del Tronto, né vengono aperte d’inverno le strade sterrate che salgono da Ussita verso la Forcella del Fargno.
Nonostante l’estensione limitata del massiccio, e nonostante la presenza del Parco, sui Sibillini funzionano ben cinque stazioni sciistiche. A nord sono le piste di Bolognola (336.3843574, www.comune.bolognola.mc.it) e Sarnano (0733.651159, 335.7669993, www.sarnanoneve.it), e gli anelli di fondo dei Piani di Ragnolo. A ovest sono gli impianti e le piste di Monte Prata (0737.98321, 0737.98112) e di Frontignano (0737.90224, www.ussita-frontignano.com), che includono la gigantesca funivia abbandonata del Monte Bove Sud.
All’estremità meridionale del massiccio, in Umbria, sono le piste di Forca Canapine. L’unico impianto utile ad alpinisti ed escursionisti invernali è la seggiovia del Cornaccione, a Frontignano. Chi prevede di utilizzarla, però, deve verificare in precedenza se il trasporto di persone senza sci sci è consentito.”

Buona neve!Rifugio Zilioli

Luca Mazzoleni e i suoi itinerari di scialpinismo sui Monti della Laga

Pizzo di Sevo, Cima Lepri, Pizzo di Moscio, Monte Gorzano, Cima della Laghetta: sono solo alcune delle straordinarie cime toccate dagli itinerari di scialpinismo descritti da Luca Mazzoleni che ci introduce così la meravigliosa zona dei Monti della Laga.

“Confrontando i Monti della Laga con il resto dell’Appennino salta all’occhio come questi siano un gruppo a sé, con forme e ambienti singolari, che anche a un osservatore distratto risultano tanto differenti dai massicci montuosi adiacenti. Le impermeabili rocce arenaceo-marnose che compongono queste montagne le rendono ricche di ruscelli e fonti, cosicché i molti fossi e le numerose cascate non sono mai in secca e gli antichi boschi crescono rigogliosi.

È per l’abbondanza d’acque e di selve che queste montagne si distinguono dagli altri massicci del più arido Appennino, dove l’acqua c’è ma dal carsismo delle rocce calcaree è inghiottita nelle profondità dei monti e la vegetazione talvolta stenta. Sono così simili a se stesse queste montagne, ma anche così diverse nei due opposti versanti, quello laziale e quello abruzzese. Simili appunto per la gran quantità d’acque e per le rocce di sabbiosa arenaria; per gli estesi boschi di querce, castagni, faggi; per gli ampi e brulli spazi delle cime e delle creste in quota.

Ma tanto sono dolci e rassicuranti i pendii orientali, che dalle valli dell’Abruzzo salgono gradatamente alle cime principali, tanto è ripido e impervio il versante occidentale, che si abbassa brusco sulla bella conca di Amatrice.

La cima del Gorzano dalla Cresta Ovest

I Monti della Laga fanno parte del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga: qui la natura e le testimonianze della sua storia e cultura sono tutelate, salvaguardate e valorizzate in ogni loro manifestazione.

Tutto ciò fa sì che vi sia una netta differenza anche tra gli itinerari scialpinistici sui Monti della Laga che salgono al lungo e sinuoso crinale principale, dove si allineano le vette maggiori. Sono facili e modeste la maggior parte delle ascensioni del versante orientale, lungo i costoni bianchi di neve e scuri di faggi, generalmente sicure anche con innevamento abbondante, adatte a inizio stagione per rodare le gambe o avvicinare allo scialpinismo i neofiti.

Si presentano invece più complessi e tormentati buona parte degli itinerari che salgono per il versante occidentale, che devono laboriosamente cercarsi la strada verso i ripidi pendii sommitali attraverso i fitti boschi e i profondi fossi che incidono i fianchi delle montagne. Per apprezzare queste montagne non c’è che andare a seguire le tracce che vi si avventurano, non rimarrete delusi.”

Buona neve!

13 momenti da sogno da vivere a Parigi con la guida Frommer’s Day by Day nello zaino

Attendere che la Tour Eiffel si illumini al tramonto, fare due passi lungo la Senna in una sera d’estate… Questi potrebbero diventare i tuoi momenti magici in assoluto, non solo a Parigi. Questa città è elettrica, una “festa mobile” come giustamente la definì Ernest Hemingway. La lista delle meravigliose esperienze da vivere qui sarebbe infinita, ma eccovi un inizio.

  1. Fare un giro in battello lungo la Senna, dove tutti gli edifici sono magistralmente illuminati e splendono sull’acqua. Nelle sere più calde, scegliete un battello scoperto e provate a toccare gli umidi ponti di pietra sotto i quali passerete.
  2. Ammirare la scintillante Tour Eiffel dal Trocadéro al tramonto. È il punto migliore della città per contemplare le proporzioni longilinee ed eleganti della torre. Il momento in cui magicamente si accendono le luci è impagabile.
  3. Assistere ad un balletto all’Opéra Garnier. Che sia il tradizionale Schiaccianoci di Chajkovskij, o una versione contemporanea del Romeo e Giulietta di Prokof’ev, la signora dei teatri d’opera progettata da Charles Garnier costituisce uno sfondo mozzafiato per lo spettacolo. Salite la maestosa scalinata centrale, ordinate champagne durante l’entr’acte (intervallo), sprofondate nelle poltrone di velluto e prima che le luci si abbassino ammirate il famoso affresco di Chagall sul soffitto.
  4. Sorseggiare un tè nel giardino di rose del Musée de la Vie Romantique. La casa rosa e avorio un tempo frequentata da George Sand e Chopin è un piccolo gioiellino non molto conosciuto. Concludete la visita assaporando un tè darjeeling e la tarte du jour, ascoltando il ronzio delle api e il rumore delle tazze degli altri avventori.
  5. Arrampicarsi sulle stradine di Montmartre. Questo quartiere collinoso e irrimediabilmente romantico è tra i più suggestivi di Parigi. A ogni incrocio si apre ai vostri piedi la veduta mozzafiato di tutta la città. Ogni angolo svela un’evocativa gradinata in pietra, troppo ripida per guardare di sotto, alla cui base troverete deliziosi edifici antichi dai colori pastello e strade lastricate in pietra.
  6. Passeggiare lungo il canale St- Martin, ammirando i delicati ponti di ferro, le chiuse e gli occasionali pescatori. Potreste passare l’intera giornata a perdervi tra i negozi e i caffè bohémien, per poi continuare verso Parc de la Villette per un picnic o per fare un giro nella Cité des Sciences.
  7. Visitare le installazioni di arte digitale a La Gaîté Lyrique e trattenersi per un concerto. Un ottimo modo per esplorare la scena musicale elettronica della città e incontrare i parigini interessati all’ultima tendenza in ambito artistico: l’arte digitale, con opere che vanno dalla computer grafica ai video sperimentali.
  8. Restare incantati davanti alle invenzioni del Musée des Arts et Métiers. Questo museo viene spesso trascurato, ma vi sono esposte invenzioni grandiose: la macchina da calcolo di Blaise Pascal (XVII secolo), il Blériot XI (il primo aereo ad attraversare la Manica), locomotive a vapore, il Modello T Ford e giocattoli meccanici. Da non perdere per gli amanti della scienza, grandi e piccoli.
  9. Appoggiarsi ai gargoyle di Notre-Dame. Salite i gradini irregolari fino in cima alle torri della cattedrale ed entrate nel magico reame di Quasimodo, dove le spaventose sculture fanno la linguaccia alla città sottostante. La vista è spettacolare, specialmente quando è brutto tempo e l’atmosfera è più malinconica.
  10. Perdersi nei giardini della Reggia di Versailles. Questo sfarzoso palazzo reale voluto da Luigi XIV, il Re Sole, era il gioiello della corona reale. Oggi è la tappa obbligatoria per ogni visita all’Île de France. Passeggiare nei giardini pensili, ammirando le fontane e il villaggio di Maria Antonietta, è un’esperienza memorabile. Nei mesi primaverili ed estivi, si tengono allegri concerti di musica classica.
  11. Passeggiare di sera lungo la Senna verso le isole e ammirare i battelli turistici (bateaux mouches) che navigano lentamente con le luci che si riflettono sul fiume. D’estate il lungofiume è affollato fino a tarda notte e sembra che tutti gli abitanti di Parigi siano qui. I gruppi suonano, gli innamorati si baciano, i bambini giocano, tutti sorridono… Se la vita fosse sempre così…
  12. Passeggiare nel cortile del Louvre la mattina presto, (nel difficile tentativo di essere i primi della fila) e ammirare il sole che si riflette sulla piramide di vetro nel cortile: un istante che anticipa l’estasi che sarà suscitata dai capolavori all’interno.
  13. Stare seduti nel Musée d’Orsay, al centro della galleria delle statue e ammirare l’enorme orologio che sovrasta la sala. Attraverso i vetri smerigliati si vedono i passanti che, come ombre, camminano all’esterno. Lo spazio espositivo è impressionante, il colpo d’occhio spettacolare. E intorno a voi le opere degli scultori più importanti della storia si rilassano, saltellano e sorridono silenziosamente.

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Tantissime altre informazioni e la mappa di Parigi le trovi qui. Ricordati di mettere la guida in valigia!

Godetevi la vostra Day by Day, la compagna di viaggio più utile che possiate avere. E buon viaggio!

I 15 momenti da vivere a New York con la guida Frommer’s Day by Day

Chi visita New York si domanda sempre come facciano gli abitanti di Manhattan a sopportare la folla e il ritmo frenetico della città, per non parlare degli appartamenti, piccoli e stretti. Ma basta una delle proposte qui sotto per trovare una risposta. Ogni newyorkese ha i suoi posti preferiti, questa lista ve ne propone alcuni.

  1. Cenare nella Little Italy del Bronx. Prendete la Arthur Avenue o la Belmont Avenue, tra vetrine di panettieri, negozi di formaggi e macellerie. Poi infilatevi in uno dei ristorantini italiani vecchio stile del quartiere e ordinate un piatto “tipico”. Dominick’s è tra i migliori.
  2. Incontrare Rembrandt al Met. L’autoritratto del celebre fiammingo è una delle migliaia di opere esposte al Metropolitan Museum of Art, fiore all’occhiello della città e uno dei migliori musei del mondo. Venerdì e sabato è aperto fino alle 21, così potrete immergervi nell’arte e contemporaneamente bere un cocktail nell’elegante Great Hall Balcony Bar, o sul Roof Garden se il tempo lo permette.
  3. Godersi Central Park. Nel “cortile” di Manhattan c’è proprio di tutto: sentieri e prati ondulati, giardini eleganti, laghetti con le barche, un castello, un teatro di marionette, un obelisco egizio, un lago e perfino una giostra antica.
  4. Restare a bocca aperta di fronte al Barosauro. Il più grande scheletro di dinosauro del mondo è impressionante, ma non è l’unica attrazione del magnifico American Museum of Natural History. Il vicino Rose Center/Hayden Planetarium è spettacolare di giorno e a dir poco magico di notte.
  5. Farsi belli per l’opera. Anche in un normale venerdì, i newyorkesi amano mettersi in ghingheri per andare al Metropolitan Opera Lincoln Center (il posto in sé merita una visita). Se l’opera non fa per voi, attraversate la piazza e troverete teatri, balletti e musica classica.
  6. Assaporare l’Età dell’oro. Mettevi nei panni di un robber baron e ammirate i tesori inestimabili presenti nella casa sulla Fifth Avenue del magnate dell’acciaio Henry Frick. Sulle pareti delle sue calde ed eleganti stanze sono appese opere di Rembrandt, El Greco, Gainsborough e altri.
  7. Andare a trovare Gus, l’orso polare del Central Park Zoo. Piccolo zoo perfetto per adulti e bambini in cerca di quiete dopo il girovagare cittadino. Tra gli altri, ci sono orsi polari, pinguini, scimmie e timidi leopardi delle nevi.
  8. Guardare le vetrine della Fifth Avenue. Negozi leggendari come Saks, Bergdorf Goodman, Tiffany & Co., Cartier e Harry Winston fanno a gara per attirare l’attenzione con gli ultimi arrivati: i fragorosi Gucci, Cavalli e Versace. Non è facile scegliere.
  9. Bere un cocktail nella lounge di un albergo. Il Bemelman’s Bar del Carlyle o il King Cole Lounge del St. Regis sono ormai storici. Tra quelli che stanno per diventarlo, provate il Rose Bar o il Jade Bar del Gramercy Hotel: capirete come mai è New York la vera protagonista di Sex and the City.
  10. Vedere Manhattan da un battello al tramonto. La città che non dorme mai inizia a brillare al crepuscolo, quando milioni di luci si accendono. Per cogliere il suo magnifico bagliore, prendete un battello sull’Hudson di sera: un panorama straordinario.
  11. Passeggiare lungo l’High Line. L’High Line è diventato una tappa obbligata. L’idea di riconvertire un tratto dismesso di ferrovia sopraelevata in un innovativo spazio verde è brillante: una suggestiva passeggiata al di sopra del caos cittadino con qualche scorcio sull’Hudson.
  12. Concedersi un assaggio al Greenmarket a Union Square. La campagna incontra la città nel più grande mercato contadino di NYC: eccellenti prodotti freschi e fatti in casa, fiori, carne e manicaretti, direttamente dalle piccole fattorie di Long Island e del New Jersey. Aperto lunedì, mercoledì, venerdì e sabato, tutto l’anno.
  13. Esplorare le strade del Greenwich Village. Questo storico quartiere a misura d’uomo emana fascino da ogni angolo, dalle vecchie case rosse ai mitici bar. Un tempo villaggio, fu la dimora di molti scrittori famosi, artisti e poeti dei tempi andati.
  14. Rivivere l’esperienza degli immigrati a Ellis Island. Anche se non avete parenti emigrati in America, una visita a Ellis Island può essere comunque struggente. C’è anche un museo che illustra bene l’esperienza degli immigrati.
  15. Sentire l’odore del mare a Battery Park. Manhattan è nata qui. Partite dal bacino degli yacht presso il World Financial Center e poi muovetevi verso sud. Una volta arrivati in fondo, potrete godervi la magnifica vista dell’imponente porto di New York con le navi che sbuffano sullo sfondo.

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Tantissime altre informazioni e la mappa di New York le trovi qui. Ricordati di mettere la guida in valigia!

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Le 16 esperienze da non perdere a Londra secondo la guida Frommer’s

Se volete dire di aver visto Londra vi basterà esplorare le meraviglie della scienza, della civiltà e della natura nei musei di fama mondiale, rimpinzarvi negli ottimi ristoranti e restare a bocca aperta di fronte all’incredibile quantità di oro e gioielli nei palazzi reali.
Ma se volete davvero conoscere Londra, eccovi una lista di cose da fare, piccole esperienze capaci di rivelare il vero carattere della città.

  1. Scattare fotografie dal London Eye. Dall’alto di questa ruota panoramica potete ottenere un’inquadratura perfetta dell’ampio paesaggio di Londra. Ogni momento è buono per fare un giro, ma se siete alla ricerca di scatti mozzafiato prenotate un “volo notturno”, quando il sole comincia a tramontare e le luci a illuminare la città.
  2. Fare una crociera all’insegna dell’arte a bordo del battello Tate-to-Tate. I suoi collegamenti tra la Tate Britain e Tate Modern ogni 40 minuti vi permetteranno di alternare la contemplazione di quadri e istallazioni con una rapida occhiata alle maggiori attrazioni sul Tamigi, come il Big Ben e il London Eye. Il battello stesso è un’opera d’arte: la livrea a pois colorati è di Damien Hirst.
  3. Fare il giro dei pub della City, ovvero conoscere i londinesi nel loro habitat naturale. Un salto in un pub tradizionale combina molteplici interessi: la storia (molti pub si trovano in edifici antichi), il cibo, i classici giochi da pub e naturalmente un’ampia scelta di birre e vini da provare (basta sapersi dare un limite).
  4. Apprezzare la buona musica (classica o jazz) alle Late View del Victoria&Albert, che si tengono ogni venerdì sera sotto lo stupefacente lampadario di vetro di Dale Chihuly. Molte delle famose gallerie del museo sono aperte al pubblico e l’atmosfera rilassata – grazie anche all’open bar – rende la visita piacevole e allettante. Prendete un biglietto per una delle lezioni che cominciano alle 19 e concludete la serata con un giro nello shop.
  5. Cenare accanto a una celebrità al Wolseley, e fare finta di niente. Lasciate stare autografi, macchine fotografiche ed espressioni imbambolate in questo ricercato locale di Piccadilly, caratterizzato da buona cucina britannica e clientela VIP. Meglio riservare con largo anticipo (anche a pranzo) e se volete incontrare una star andate nei giorni infrasettimanali e la sera dalle otto in poi.
  6. Stampare un poster della vostra opera preferita alla National Gallery. I computer dell’ala Sainsbury vi permettono di fare un giro virtuale di questo enorme, famosissimo museo pieno zeppo di tesori, ma soprattutto di stampare poster ad alta definizione e in diversi formati di alcuni dei dipinti esposti. Il database contiene più di 2000 opere: divertitevi a scorrerle tutte.
  7. Attraversare il pittoresco Serpentine su un pedalò in una mattina assolata mentre oche e anatre volteggiano sopra le vostre teste. Pare che J. M. Barrie abbia tratto ispirazione dall’isoletta a nord del lago per l’Isola che non c’è di Peter Pan. Portatevi la macchina fotografica. Se non vi va di pedalare, optate per una barca a remi e mettete al lavoro il vostro partner.
  8.  Bere champagne al Vertigo 42, il punto più alto della città. Situato all’ultimo piano della Tower 42, uno dei grattacieli più imponenti di Londra, questo bar offre ai suoi clienti l’opportunità di osservare la città dall’alto, nonché i grattacieli rivali che emergono dallo skyline.
  9. Contrattare sui prezzi al mercato di Portobello Road, sulle bancarelle all’aperto o dentro ai negozietti. Potete ottenere dal 10 al 15% di sconto sul prezzo di partenza, stabilito così proprio in vista della contrattazione. Il giorno principale per l’antiquariato è il sabato: vi divertirete anche solo a percorrere le strade affollate di fannulloni e gente a caccia di affari.
  10. Ascoltare il Big Ben scandire le ore. I rintocchi di mezzanotte del 31 dicembre sono senza dubbio i più suggestivi, tuttavia ogni ora è buona per questo piacevole momento londinese. Big Ben è il nome della campana, anche se quasi tutti lo associano alla torre. Nonostante una crepa renda il suo mi stonato, lo scampanio dell’aria di Handel, Messiah, è diventato il simbolo sonoro di Londra.
  11. A cavallo sulla Rotten Row di Hyde Park e sentirsi come il protagonista di un romanzo inglese del XIX secolo, anche se vi passeranno accanto persone che fanno jogging, in bicicletta o sui pattini. Non c’è modo migliore di immergersi nell’atmosfera del parco più famoso di Londra. Lanciatevi al galoppo se siete cavallerizzi; se invece ancora non lo siete accontentatevi di andare al passo.
  12. Soffermarsi al centro del Tamigi sul Millennium Bridge, che, unendo la Cattedrale di St. Paul su un lato alla Tate Modern sull’altro, fa da ponte anche tra le epoche. Visto da qui il paesaggio urbano è spettacolare, soprattutto all’alba e al tramonto.
  13. Partecipare a uno spettacolo di Shakespeare al Globe Theater da ‘groundling’ (spettatore in piedi di fronte al palcoscenico), come faceva il popolo ai tempi di Shakespeare. Vi potrebbe passare accanto un attore mentre sbraita i suoi versi. È una vera esperienza elisabettiana, senza però sputi e borseggiatori.
  14. Concedersi un afternoon tea al Goring. Questo hotel di lusso impressiona sempre per la sua varietà di sandwich, focaccine con crema Devonshire e torte, il tutto annaffiato da una bella tazza di tè forte. Non fate piani per la cena, non sarete affamati.
  15. Esplorare la vastità del vecchio Impero al British Museum, dove tesori inestimabili acquisiti da ogni parte del mondo – compresa la Stele di Rosetta e i marmi di Elgin – testimoniano il potere che la Gran Bretagna un tempo esercitava sui punti più distanti del globo (ma vi danno anche un’idea di quanto fossero bramosi i suoi esploratori).
  16. Perdersi nel famoso labirinto di siepi di Hampton Court, con i suoi tortuosi sentieri che serpeggiano per 800 metri. Mentre cercate di districarvi dal suo groviglio, notate i diversi stili architettonici che si sono alternati nei secoli in questo magnifico palazzo, residenza di campagna di molti monarchi inglesi tra cui Enrico VIII. Anche il negozio di souvenir merita una visita.

Tower-Bridge

Tantissime altre informazioni e la mappa di Londra le trovi qui. Ricordati di mettere la guida in valigia!

Buon viaggio!

I 15 momenti da vivere a Berlino: la guida per un viaggio perfetto

Berlino è povera, ma è sexy” è una famosa battuta del sindaco Klaus Wowereit, ed è vero. Il debito sarà anche alle stelle, ma la festosa capitale alla moda sa bene come far divertire i suoi visitatori. Sia che vogliate dedicarvi alle famose gallerie dell’Isola dei Musei, alle rivisitazioni artistiche del Muro o alla pulsante vita notturna di Friedrichshain, essere a Berlino sarà sempre eccitante e divertente. Iniziate con questa lista di 15 cose imperdibili.

  1. Salire sulla cupola futuristica del Reichstag. Prenotate una visita di prima mattina alla cupola di vetro progettata da Norman Foster. Percorrete in salita la rampa a spirale e godetevi le immense vedute su Berlino, dalla Porta di Brandeburgo alla Siegessäule.
  2. Scatenarsi al volante di una Trabi. A tutto gas sulla Trabi! Montate sulla macchina dei vostri sogni, tirate l’aria e, a ritmo di motore a due tempi, passate in rassegna i simboli della città, dalla Torre della Tv alla monumentale Karl-Marx-Allee. L’automobile cult della DDR è perfetta per godervi il meglio del “selvaggio est” berlinese.
  3. Contemplare la Porta di Brandeburgo by night. La Porta è sempre incantevole, ma lo è ancor di più quando le sue colonne doriche e la quadriglia si illuminano d’oro. Il tramonto è il momento migliore per immortalare l’arco trionfale e assaporare lo stile di Pariser Platz, con le sue fontane danzanti e gli artisti di strada.
  4. Fare un salto a Babilonia nel Pergamon Museum. I mattinieri hanno qualche chance in più di vincere le folle che si riversano in questa miniera berlinese di antichità. Ammirate i fregi degli imponenti dèi greci mentre percorrete i gradini di marmo verso l’altare di Pergamo. A questo punto, proseguite verso Babilonia alla ricerca dei mitici unicorni della porta di Ishtar.
  5. Fare il giro turistico della città sull’autobus 100. Prendete posto al piano superiore dell’autobus 100 per un giro alla scoperta dei “greatest hits” di Berlino. Il percorso collega lo Zoo ad Alexanderplatz, include la dorata Siegessäule, la Porta di Brandeburgo e la Fernsehturm e rappresenta una magnifica introduzione alla città.
  6. Passeggiare lungo il Muro della East Side Gallery. I vibranti graffiti dell’unico tratto di Muro rimasto, dalla Trabant che si schianta al Bruderkuss (Bacio fraterno), carico di significato politico, sono sempre molto suggestivi. Questa galleria all’aperto rappresenta contemporaneamente la città un tempo divisa e il suo esplosivo lato creativo.
  7. Restare abbagliati dalla bellezza di Nefertiti nel Neues Museum. Il nuovo museo principale di Berlino è un magnifico viaggio nell’Antico Egitto. Lasciatevi trasportare a 4.000 anni fa per ammirare i fregi intricati delle tombe e le maschere egizie. L’ammaliante busto della bellissima regina Nefertiti si trova nella stanza 21.
  8. Rivivere gli anni Venti sulla pista da ballo. Buttatevi nel revival glamour degli anni Venti e ballate il Charleston al Bohème Sauvage. Oppure andate a scoprire come mai sono di nuovo in voga le sale da ballo, il mercoledì, alla serata swing del Clärchens Ballhaus.
  9. Divorare un Currywurst al Curry 36. Non c’è viaggio a Berlino che possa dirsi completo senza aver assaggiato il leggendario Currywurst. Mettetevi in fila a Kreuzberg per assaggiare questo tipico snack speziato. Solo l’odore vi farà venire fame!
  10. Fare due passi su Unter den Linden. Voluto dalla casa reale di Prussia, Unter den Linden divenne il più prestigioso viale di Berlino. Potrete osservare i segni della storia costeggiando i suoi grandiosi monumenti e musei, dalla trionfale Porta di Brandeburgo al Deutsches Historisches Museum.
  11. Rilassarsi al Badeschiff. Nei caldi giorni estivi, pochi luoghi superano questa grossa piscina galleggiante immersa nella Sprea e frequentata dalla folla cool di Kreuzberg. I berlinesi adorano riunirsi qui, sentire la sabbia sotto i piedi, fare una nuotata nella piscina e sorseggiare daiquiri mentre i DJ suonano R’n’B fino a tardi.
  12. Ammirare la città dalla Fernsehturm. Non perdetevi le vaste vedute sulla città dal suo simbolo più visibile, un’enorme sfera luccicante che sorge su Alexanderplatz, infilzata da un grosso spuntone a forma di ago.
  13. Attraversare il Tiergarten. Il cuore verde di Berlino è l’ideale per un’esplorazione a piedi. Se c’è il sole potrete unirvi alla gente del posto e riposarvi sotto ai salici, fare un picnic lungo le rive della Sprea o spegnere la sete in un verdeggiante Biergarten.
  14. Ripercorrere il passato al Museo Ebraico. Opera di Daniel Libeskind, il museo somiglia a un grosso fulmine e vi catapulterà in un viaggio attraverso la vita degli ebrei tedeschi. L’angoscioso “Spazio Vuoto della Memoria” e l’isolamento nella “Torre dell’Olocausto”, sono in grado di generare forti emozioni.
  15. Costruire castelli di sabbia al Wannsee. Il mare è distante chilometri, ma Berlino ha comunque le sue spiagge sabbiose sulle rive del Wannsee. Il trambusto cittadino svanisce non appena vi sistemate su una Strandkorb (sdraio di vimini), con un gelato in mano, guardando gli yacht ondeggiare. Nelle giornate di bel tempo i tramonti sono incantevoli.

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Tantissime altre informazioni e la mappa di Berlino la trovi qui. Ricordati di mettere la guida in valigia!

Buon viaggio!